“Obiettivo primario di questa Amministrazione e dell’Assessorato al Commercio ed Attività Produttive è sempre stato quello di procedere, per quanto nelle proprie competenze, alla completa liberalizzazione dei vari settori della vita economica e commerciale della città. Sono convinto che solo la reale e fattiva possibilità di libero accesso al mercato possa determinare la crescita, combattere la stagnazione economica, e garantire opportunità ai giovani che intendano intraprendere una nuova attività”.
Parola dell’Assessore David Vecchiariello che interviene in merito al provvedimento di liberalizzazione delle edicole emanato dall’Amministrazione qualche mese addietro.
“Si tratta di un atto adottato sulla scia della Legge Bersani, l’unico provvedimento di liberalizzazione che questo paese abbia intrapreso negli ultimi 20 anni, per intraprendere un percorso che avrebbe riguardato, col tempo, altri importanti settori come ad esempio i pubblici esercizi – aggiunge l’assessore Vecchiariello – A seguito dello stesso il Sindacato degli edicolanti ha presentato ricorso al Tar regionale ottenendo una sospensiva del provvedimento, ed alla luce di ciò questa Amministrazione ha deciso, in sede di autotutela di sospendere l’efficacia del provvedimento stesso”.
“È stato un atto dovuto a tutela dell’Amministrazione e di quei soggetti che avevano presentato ricorso ma anche frutto di considerazioni di altra natura che hanno indotto a ritenere doveroso qualche più approfondita riflessione ed attendere una maggiore chiarezza legislativa in un ambito ancora un po’ confuso dove si sovrappongono giurisprudenze anche contrastanti – spiega Vecchiariello – Ho sentito e recepito anche le istanze di quanti lavorano nel settore dove, complice la crisi economica devastante, mi è stato fatto intendere che forse è opportuno un più morbido approccio al problema considerate le difficoltà legate ai nodi strutturali del sistema di rivendita dovuto a particolari rapporti tra la distribuzione e la rivendita stessa”.
“Detto ciò, voglio ribadire che ritengo di fondamentale importanza che si avvii, a cominciare dalle realtà locali, una vera e profonda apertura del mercato perché senza concorrenza la vitalità, le possibilità di crescita e di sviluppo dell’economia sono quasi nulle. Anzi, forse già potrebbero essere compromesse perché troppo spesso i processi di riforma si sono arrestati e si arrestano sulle barricate di interessi particolaristici e di settore e le liberalizzazioni sono troppo spesso scivolate via dalle priorità dell’agenda politica – conclude l’Assessore – Sono riforme e liberalizzazioni assolutamente necessarie in un paese dall’economia «ingessata» come la nostra e bisognosa di nuova linfa, nuove risorse e nuove energie che possono arrivare solo da nuovi soggetti disposti ad investire e rischiare”.
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