Il Tribunale di Latina è a un passo dal declassamento e dall’essere dichiarato “sede disagiata”. La conferma arriva dal presidente della sezione penale Pierfrancesco De Angelis che ha spiegato come su dodici domande in uscita di magistrati solo uno sia disposto a trasferirsi nel capoluogo pontino col rischio concreto che, a conti fatti, non arrivi nessuno.
Le gravi carenze di organico, denunciate più volte anche dal presidente del Tribunale, Guido Cerasoli, sono legate alla fama che nel tempo il palazzo di giustizia si è fatto negli ambienti giudiziari: “Una fama che sta producendo i suoi effetti – ha confermato proprio lo stesso De Angelis – e basta un altro concorso deserto per dichiarare Latina sede disagiata, il problema è grave anche nel settore amministrativo”.
Secondo quanto riferiscono i magistrati da dieci anni mancano gli avvicendamenti tra amministrativi che lasciano l’incarico per la pensione. Intanto per tentare di tamponare l’emorragia, almeno dal punto di vista amministrativo, la Provincia ha messo a disposizione un gruppo di Lsu, 43 in tutto che presteranno servizio presso il Tribunale e la Procura di Latina.
Il declassamento a sede disagiata, paradossalmente, porterebbe Latina ad avere una maggiore attenzione da parte del Ministero della Giustizia che sarebbe costretto, a quel punto, ad intervenire con misure speciali per evitare il collasso della struttura che, stando a quanto sostengono i giudici, è molto vicino.
[AGI]
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