L’Archivio Storico Comunale di Cori giunge al suo terzo Quaderno d’Archivio, continuando a mettere in luce il ricco patrimonio documentale della nostra città e del territorio circostante.
Focus dell’ultima ricerca è la storia della costruzione dell‟edificio scolastico Ambrogio Massari di Cori che ancora oggi ospita la scuola secondaria di secondo grado, progettata dall’Arch. Nazareno Gattamelata, ampliata e modificata poi nel tempo.
Questo nuovo lavoro, “La storia dell’istruzione dal’Unità agli anni ’60”, viene dato alle stampe proprio nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni della Nazione, ed è chiaro l’interesse sinergico con il mondo della scuola, argomento significativo ma poco studiato in ambito comunale, che ha permesso di ricostruire, attraverso le vicende della nostra scuola, un pezzo importante di storia nazionale e locale.
L’Archivio Storico Comunale di Cori da anni opera nell’ambito della promozione e valorizzazione del patrimonio documentario attraverso la didattica della storia, favorendo cioè il lavoro con le scuole al fine di avvicinare gli studenti allo studio critico della storia, tramite l’utilizzo delle fonti e dei documenti.
Esso, infatti, quale testimonianza della vita dell’intera comunità, è uno strumento primario per la ricostruzione della storia locale, laddove lo svolgersi degli eventi storici restituisce, mediante l’accesso alle fonti documentarie, il quadro complessivo della vita di un’epoca.
È il laboratorio della storia per eccellenza dove i ragazzi possono sperimentare direttamente la disciplina che in esso si produce, guidati da archivisti ed insegnanti preparati e appassionati e da un Comune sensibile al tema della ricerca delle proprie radici.
Per gli studenti è particolarmente interessante scoprire che gli eventi studiati sulle carte sono gli stessi il cui racconto si tramanda oralmente tra le generazioni e la disciplina storica risulta più vicina e comprensibile perché racconta storie che hanno coinvolto i propri antenati, non solo come testimoni, ma spesso come protagonisti diretti degli stessi eventi.
“Condurre i ragazzi a conoscere la storia della propria comunità attraverso le carte e ad elaborare strumenti per l’interpretazione critica degli eventi è un’operazione, non solo valida e meritevole da un punto di vista culturale e civico, ma anche bella e divertente perché restituisce alla conoscenza quella sua essenza di curiosità, divertimento e piacere, favorendone la comprensione e l’apprezzamento da parte degli studenti che imparano a dialogare con il territorio, a raccogliere le fonti e ad acquisire un metodo di ricerca – spiega il sindaco Tommaso Conti. Questo volume dimostra come anche le piccole vicende, quelle locali fatte di gente comune, possano contribuire a fare la Storia, ecco perché è importante sostenere e incentivare progetti e studi di qualità in grado di promuovere e valorizzare le fonti archivistiche, quale bene culturale non immediatamente fruibile, ma fondamentale per la ricostruzione della memoria collettiva”.
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