Sono in diciotto. Tutti giovanissimi, in età compresa tra i 18 e i 35 anni. Sono i fotografi scelti per rappresentare l’Italia durante il 14° International Photographic Art Festival, in Cina, il più importante festival nel contesto internazionale che ha avuto inizio nel 1991. Nel corso degli anni ha visto la partecipazione di ben 60 mila fotografi provenienti da cento diversi paesi, per un totale di 300 mila opere esposte. I giovani artisti, selezionati dal Fiof (Fondo Internazionale per la fotografia) al termine di un Contest internazionale svoltosi proprio in occasione del festival, saranno ospiti dal 5 al 12 novembre 2011 a Lishui.
A fare gli onori di casa sarà l’Associazione Fotografi cinesi (CpA) con il patrocinio del partito statale locale. Durante la permanenza nella città dello stato dell’Asia orientale sono previste cinque giornate con l’esposizione di circa duecentotrenta opere, rientranti nel progetto M.I.STO – Modern Italian Storytellers. Analisi dei grandi cambiamenti culturali e delle profonde trasformazioni a livello economico e non solo, valorizzazione dei nuovi talenti; questi i temi fondamentali che dovranno affrontare i giovani protagonisti di questa edizione . Senza tralasciare il vero scopo del viaggio nel più vasto dei cinque continenti: la scoperta di nuove culture e linguaggi fotografici, messi a confronto con il “made in Italy” e l’arte italiana, grazie al loro attento occhio artistico.
“Per me una foto rappresentare il mondo in una frazione di secondo” – spiega Antonio Del Sesto mentre stringe tra le mani l’ ultimo premio ricevuto a giugno, la menzione d’ onore al Gran Prix de la Photographie Paris in Francia, nella categoria ritratto. A prendere parte alla schiera dei talentuosi emergenti, infatti, sarà anche lui. Poco più che ventenne, nato a Piedimonte Matese in provincia di Caserta, naturalizzato formiano, si occupa del campo della ritrattistica e del reportage sociale. Attratto fin da piccolo dalla fotografia, ha mosso i suoi primi passi con in mano la macchina fotografica già in età adolescenziale, grazie anche ai numerosi consigli dei suoi genitori anch’essi fotografi professionisti, conquistando fin da subito numerosi premi insigniti a livello internazionale. Uno tra i quali proprio in Cina lo scorso anno.

Antonio non è la prima volta che voli verso la Cina.
«No, infatti. Nel 2010 mi sono recato per la prima volta in Cina, con lo scopo di portare a termine un reportage dal nome “The Change”. Proprio grazie alle fotografie scattate in un territorio che offre paesaggi così suggestivi ho ottenuto un Gold Awards agli International Photography Awards.»
Sei stato candidato dal Fiof a essere uno dei pionieri che pianterà la bandiera della fotografia italiana a Lishui. Secondo te cosa ha spinto i membri della Fondazione a puntare proprio su di te?
«Io spero che sia stata la capacità di raccontare delle storie attraverso le mie foto. E, perché no, il trovarmi a far parte degli artisti emergenti italiani, dato che il nostro paese è ricco di giovani talenti».
Cosa esporrai durante le giornate indette per dar spazio proprio alle vostre creazioni?
«La mia mostra è composta da tredici opere di ritratto, il campo in cui sono specializzato da circa due anni, che ho intitolato “Spectral”. E’ una mostra retrospettiva perché si basa su un percorso evolutivo ».
In conclusione, a ormai meno di un mese dall’ inizio di questa splendida avventura, nonché indubbia opportunità di lavoro, ti senti emozionato?
«Prima di tutto sono onorato di poter prendere parte a questa squadra di artisti. Naturalmente sono emozionatissimo anche perché per un certo periodo di tempo mi troverò a contatto con tantissimi artisti internazionali da cui potrò solo imparare e trarre i giusti consigli, per poter migliorare sempre di più il mio modo di immortalare ciò che ci circonda».
scritto da: Cristina VELLUCCI
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