PROVINCIA NORD: UFFICIO PIANO DI ZONA, I SINDACI DEL DISTRETTO FANNO QUADRATO CONTRO I TAGLI IMPOSTI AI SERVIZI SOCIALI

Si è conclusa nella tarda mattinata di oggi presso l’ufficio del sindaco Domenico D’Alessio una riunione dell’Ufficio Piano di Zona relativo al distretto sanitario del nord pontino, di cui Aprilia è capofila. Vi hanno preso parte il dirigente generale dell’Asl, dottor Belardino Rossi, i rappresentanti dei Comuni di Cisterna (l’assessore Fabio Carrozza), Cori (l’assessore Antonella Milanini) e Rocca Massima (il sindaco Angelo Tomei), i referenti dell’Ufficio di Piano e il coordinatore, dottoressa Giulia Pisciarelli.

I rappresentanti politici presenti al tavolo hanno espresso profonda preoccupazione per i primi evidenti effetti dei tagli di budget imposti dal governo centrale, che hanno causato principalmente la mancata assegnazione del fondo per la non autosufficienza, nonché altri tagli consistenti di circa 30 mila euro per il piano affidi familiari, del 50% del budget per il piano per l’immigrazione e addirittura del 70% per il finanziamento dei soggiorni estivi per disabili. Tutto questo ha comportato una dura presa di posizione dei rappresentanti degli enti locali seduti al tavolo.


“Si evince una forte criticità – ha commentato il sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio – dovuta alle risorse finanziarie assegnate a questo Distretto dalla Regione Lazio rispetto alla pianificazione delle precedenti annualità. Siamo consapevoli che tutto questo imporrà a noi amministratori locali una seria riflessione sulla razionalizzazione dei servizi da erogare e ci imporrà anche la responsabilità di fare delle scelte in un terreno così delicato, quello che investe la fascia sociale più debole della popolazione”.

Nel corso della riunione odierna, al fine di rendere più sostenibili gli interventi previsti, è stato presentato ed approvato anche il Piano di Zona per l’anno 2011, comprensivo dei soggiorni estivi per disabili, del piano Lotta alla droga e, su disposizioni ultime della Regione Lazio, del piano Immigrati 2011 e del piano Piccoli Comuni 2011. Per quanto concerne il piano di zona il Distretto ha confermato, rispettando tutti i vincoli percentuali regionali richiesti, tutte le progettualità delle precedenti pianificazioni. La Regione, per ogni piano, ha individuato tre tipologie sociali di intervento: anziani non autosufficienti, soggetti con gravi disabilità, minori. Il distretto sanitario ha ampiamento rispettato i vincoli regionali, assicurando il rispetto del “Liveas”, Livelli Essenziali di Assistenza Sociale. Per questo motivo, il distretto sanitario non corre alcun rischio di riduzione del 50% del budget, avendo già speso in servizi e rendicontato la Regione quanto stanziato e anzi provveduto ad un’anticipazione di cassa di circa un milione e 118 mila euro per sostenere i costi maggiori.

Il tavolo odierno ha ulteriormente approvato il Protocollo d’Intesa tra i Comuni dell’ambito di zona 1 Asl Lt, la Provincia e la stessa azienda sanitaria per l’attivazione e la gestione del Punto Unico di Accesso (Pua). Il processo avviato è importante in quanto rappresenta un cambiamento di mentalità dell’operatore sociale e sanitario nello sviluppo dell’integrazione socio-sanitaria. Il Pua si caratterizza infatti come modalità organizzativa che, nell’ottica di fornire risposte integrate, complete ed appropriate a bisogni semplici e avviare i percorsi per i bisogni complessi, sia funzionale anche alla razionalizzazione dei processi e delle risorse. Le funzioni generali del Pua si riassumono in prima accoglienza, raccolta delle segnalazioni e compilazione della scheda d’ingresso dell’utente, filtro, regia e semplificazione, orientamento valutativo. Così come da protocollo d’intesa, le risorse umane si cui si avvale il Punto Unico di Accesso, messe a disposizione da Asl e dai Comuni secondo le rispettive competenze, constano quale dotazione minima di un operatore sociale, un addetto con mansioni di tipo amministrativo, un infermiere, un coordinatore Cad per l’assistenza domiciliare e un medico del distretto. Il Pua garantirà l’apertura a tutte le persone che vi si rivolgono, ponendo una particolare attenzione a persone cronicamente affette da patologie multiple, dipendenze o con disabilità, stato di salute instabile i cui effetti possono essere aggravati da problematiche socio-economiche; persone di età avanzata e con problematiche socio-economiche; persone straniere con problematiche socio-sanitarie complicate da difficoltà di relazione per motivi linguistico-culturali; minori in situazione di disagio o condizioni di salute tali da ritardare o ostacolare lo sviluppo fisico e sociale.

Il Punto Unico di Accesso è inteso come luogo fisico, ma soprattutto come una modalità di approccio ai problemi dell’utenza e di interfaccia con la rete dei servizi. Il sindaco Domenico D’Alessio, in chiusura di riunione, ha inoltre informato i suoi interlocutori sull’ipotesi di un convegno nel mese di novembre ad Aprilia sul tema della non autosufficienza, invitando contestualmente l’Ufficio di piano a programmarne i dettagli.

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