FONDI E MONTE SAN BIAGIO: INCENDI URBANI E BOSCHIVI. DISTRUTTO UNO SCOOTER

Ancora fiamme a Fondi, sia nelle strade che nelle zone rurali, comunque densamente abitate. In azione, con i Vigili del Fuoco di Terracina e gli uomini del CFS, anche i Falchi Pronto Intervento della Protezione Civile del presidente Mario Marino. E proprio loro sono stati i primi a giungere, mercoledi sera, alle 23.50, in piazza Alcide De Gasperi dove le fiamme hanno distrutto uno Scarabeo Aprilia 50 parcheggiato all’esterno di abitazioni componenti il lotto delle case popolari distribuite negli anni Sessanta alla popolazione. Sul posto, insieme ai Falchi, anche i Carabinieri della locale stazione, cui si sono aggiunti anche agenti della Polizia di Stato e la squadra 3A dei VVFF di Terracina. Il motociclo andato distrutto e le cui fiamme avrebbero potuto danneggiare la parte esterna delle adiacenti abitazioni apparteneva a un minorenne che abita nell’appartamento che aggetta sul lato della piazza dove ora è stato realizzato l’imponente anfiteatro che richiama sempre gente che si trattiene in giro anche dopo l’ora in cui si è sprigionato il fuoco. I Carabinieri che indagano sull’episodio non appaiono convinti dell’incendio dovuto a cause accidentali e stanno valutando gli elementi forniti loro dagli operatori antincendio per vedere chiaro sul gesto incendiario.

Nel primo pomeriggio di mercoledi, alle ore 14, i Falchi erano dovuti accorrere a Valle Imperiale, località di Valle Marina a Monte San Biagio, dove il fuoco stava attaccando diversi ettari di macchia mediterranea e di alberi isolati, con il rischio che le fiamme potessero estendersi ad abitazioni, magazzini agricoli e stalle. Sul posto anche due elicotteri, i VVFF della squadra “boschiva” 11A di stanza a Fondi, e gli agenti del CFS.


Nuovo intervento dei ragazzi del presidente Marino, alle 19.30, in località Querce. In via Tarantona le fiamme stavano lambendo molte abitazioni della popolosa frazione rurale a nordest di Fondi. Il lavoro congiunto di VVFF, CFS e Falchi Pronto Intervento è servito dapprima a contenere la portata dell’incendio e, dopo tre ore, a domarlo del tutto.

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