AGGIORNAMENTO – Delfina Marino, la 90enne infermiera in pensione soccorsa da 118, VVFF e CC, domenica sera, dopo che gli operatori avevano dovuto sfondare la porta per entrare nella sua abitazione di vico Staurenghi non ce l’ha fatta. Provata da una prima e rovinosa caduta durante la giornata di sabato, la poveretta è stata stroncata dalle complicazioni sopraggiunte dopo una forma di ictus che l’ha fatta trovare senza conoscenza sul letto della sua piccola abitazione nella parte alta di Itri.
Trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia, era stata destinata al reparto di Medicina donne dove, nonostante tutte le premurose cure messe in atto dagli operatori, le sue condizioni si sono sistematicamente aggravate fino a giungere all’epilogo, registratosi poco prima delle 22 di mercoledi.
Nubile e senza parenti stretti, la Marino, che abitava a Roma in un residence, dopo che era andata in pensione, è stata seguita attentamente nei tre giorni di degenza presso il nosocomio formiano, dal trasporto evangelico di padre Di Gennaro, gesuita operante nella Capitale, che, per essere al capezzale della donna tanto pia e della quale era la guida spirituale, ha rinviato di qualche giorno la sua partenza umanitaria per il tormentato Corno d’Africa, dove porterà il suo aiuto materiale e morale alle genti tanto martoriate dall’emergenza bellica che ha provocato paurosi danni sanitari e igienici, oltre che carestia a centinaia di migliaia di innocenti vittime delle guerre civili che si susseguono senza soluzione di continuità.
I funerali si terranno venerdi 2 settembre, alle ore 11, presso la chiesa della Madonna delle Grazie, a Itri, tenuti da padre Gianni Di Gennaro.
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