ITRI CROCEVIA DELLA POESIA NAZIONALE CON LA XIV^ EDIZIONE DEL PREMIO “MIMESIS”

Affermare che la XIV^ edizione del premio nazionale di poesia “Mimesis” abbia avuto un successo che va al di là di ogni più ottimistica previsione non è il consueto elogio di prammatica tanto inflazionato in occasioni di questo genere. E’, invece, l’esatta fotografia di un evento che, dopo le preoccupazioni della vigilia, dovute al fatto che per la prima volta la manifestazione si svolgeva fuori della scenografia del castello medievale di Itri, ha strabiliato tutti per il numero delle presenze e, soprattutto, per la qualità di quello che si è visto sulla scena. Soddisfatto il presidente dell’associazione organizzatrice, Nicola Maggiarra, incontenibilmente appagata il direttore artistico della manifestazione, Patrizia Stefanelli, il segretario, Giovanni Martone, ma folgorato, addirittura, il pubblico, mai tanto numeroso come quest’anno.

*Davide Giandrini*

A contribuire all’apoteosi di piazzale Sandro Pertini anche un autentico valore aggiunto: la travolgente interpretazione dell’attore e performer Davide Giandrini, per un omaggio al ‘Teatro Canzone’ di Giorgio Gaber. Giandrini, milanese, ha conosciuto e collaborato con Gaber ed è penetrato meglio di chiunque altro nei suoi caratteri, interpretandone fedelmente il suo spirito e la sua ironia. Con lui hanno reso eccezionale la performance del tributo a Giorgio Gaber, i musicisti Giovanni Rosina, trevigiano, al pianoforte elettrico, e Dario Barbuto, salernitano, alla batteria. I tre si sono rivelati all’altezza della fama già conquistata. La fama che consacra i musicisti di altissimo livello artistico in campo europeo (la sera dopo erano già a Bruxelles), per cui lo spettacolo che hanno offerto rimarrà indimenticabile.


Per quanto attiene il risultato tecnico, le poesie finaliste sono state tutte davvero belle. Le hanno scritte poeti di cui già si sente parlare, professionisti e non che impreziosiscono pagine importanti in molte antologie poetiche e alcuni in riviste letterarie.

Dopo il saluto introduttivo di Dino Pascali, che ha condotto magistralmente il programma, si è passati alla lettura delle dodici poesie finaliste che sono state pubblicate in un’antologia, edita da “Mimesis” per i tipi di edizioni Odisseo, dal titolo metaforico “Accordi sul senso delle parole”, con la prefazione di Claudia Camicia, presidente del “gruppo di servizio per la letteratura giovanile Domenico Volpi”. Per il titolo, l’organizzazione ha tratto ispirazione dal testo di Gaber “Il senso”. La giuria del Premio ha svolto un compito straordinario.

*Maria Natalia Iiriti*

La vincitrice è risultata Maria Natalia Iiriti con la poesia “I Poeti”. E’ stata presente alla serata nonostante il giorno dopo, il 27, sia dovuta partire per Israele per un’importante conferenza mondiale sulla shoah. E’ insegnante di scuola primaria, giornalista, collabora con giornali e periodici locali, scrittrice anche di storie per bambini. Vive a Bova Marina (RC).

*Paolo Sangiovanni, 2° classificato, intervistato da Claudio Cardogna*

Secondo classificato è stato il “poeta” Paolo Sangiovanni con la poesia “Elogio dei decimali”. Ironico e schietto, “Sangiovanni – ha sottolineato Patrizia Stefanelli – mette in poesia il “problema esistenziale” stemperandolo agevolmente in mille sfaccettature, spennellature, a volte quasi ciniche che lasciano al lettore la voglia di lasciarsi andare alla vita. Sangiovanni è poeta di professione. Napoletano è esclusivamente poeta con rare apparizioni nel teatro e nella saggistica. Ha ottenuto centinaia di primi premi nei più importanti concorsi Nazionali (4 volte “Il Portone”, poi “Premio Cinque Terre”…) Al suo attivo innumerevoli sillogi e pubblicazioni per un totale che supera le venti opere”. Alla premiazione è stato intervistato dal consigliere provinciale Claudio Cardogna, mentre la vincitrice si è intrattenuta con il vicesindaco Italo La Rocca. Il terzo classificato è Ivano Mugnaini con la poesia “Il sorriso di un gatto”. Mugnaini, non nuovo a questo concorso, vive a Lucca, è laureato in lettere con tesi sul teatro rinascimentale. Di lui si sono occupati Andrea Camilleri, Ferdinando Camon, Vincenzo Consolo, Raffaele Nigro, Elio Pecora e altri. Scrive per alcune riviste: “L’immaginazione”, “La Clessidra”, “Nuova prosa”, “Il grandevetro”, “Gradiva”, “La Mosca di Milano” ecc… Suoi racconti sono stati pubblicati da Marsilio editore, da Marcos y Marcos e da Piero Manni..  Scrive recensioni su film e lavori teatrali.

*Irne De Pace, vincitrice della sezione "giornalistica" intervistata da Dino Pascali*

Anche gli altri poeti finalisti hanno un curriculum letterario di tutto rispetto. La giuria di giornalisti ed editori (Orazio La Rocca, Salvatore Rizzo e Domenico Fabrizio, responsabile, quest’ultimo, della casa editrice “Odisseo”,  ha indicato, operando in estemporanea, la poesia di maggior impatto comunicativo, “Io me ne sono andata”, un’opera di Irene De Pace, insegnante calabrese che la “diaspora dal sud” – con la triste condizione della donna e la crescente piaga della disoccupazione e del malaffare – ha fatto “migrare” a Latina, dove ha operato come docente di Lettere, mentre la musica di Giovanni Rosina e Dario Barbuto ha sottolineato la lettura delle liriche. Il ricavato della diffusione delle antologie che riportano le opere finaliste dell’edizione 2011 è stato donato al “Progetto Andrea” per il reparto di pediatria dell’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia, diretto da Maria Giovanna Colella. Pregevolissima la recitazione delle liriche in concorso da parte dei tre “lettori” previsti dal palinsesto, cui si è aggiunto Franco De Luca, un’icona delle composizioni in versi e artista dalla inimitabile recitazione che conferisce quel fascino irripetibile al momento declamatorio della “Poesia” che si trasforma in “Estasi”. Tra i ringraziamenti dell’organizzazione a quanti hanno contribuito alla riuscita dell’edizione 2011 del premio “Mimesis”, una particolare menzione il direttore artistico, Patrizia Stefanelli, ha voluto dedicare al prezioso supporto fornito, per la ripresa di tutto l’evento, da Antonio Ciano e dall’equipe della sua emittente “Telemonteorlando di Gaeta”, oltre che alla maestria di Luigi Esposito photographer di Formia che ha immortalato i momenti salienti della manifestazione.

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