Il Sindaco Antonio Raimondi interviene sulla vicenda della Savina Caylyn che vede coinvolto il direttore di macchine Antonio Verrecchia, cittadino di Gaeta.
“In questi mesi ho scelto il silenzio sulla vicenda di Verrecchia e ho voluto dare tempo al Ministero degli Esteri per definire la strategia di intervento in una zona delicata del pianeta. A sette mesi dal sequestro dell’equipaggio la trattativa non riesce a sbloccarsi a causa del mancato accordo sul riscatto: i pirati chiedono 14milioni di dollari e la società armatrice ne offre sette e mezzo. A distanza di tanto tempo, e dopo la missione diplomatica del sottosegretario Boniver, non si capisce perché non si vada avanti con la trattativa – afferma il Sindaco Raimondi – Appena si è avuta notizia del sequestro di un nostro concittadino, ho subito inviato una lettera al Ministro Frattini per sollecitarlo a fare il possibile per giungere velocemente alla conclusione di questa triste situazione e ho mantenuto un atteggiamento istituzionale invitando ad avere fiducia nella Farnesina. Inoltre, il 24 maggio, all’interno della ricorrenza di Maria Ausiliatrice, abbiamo voluto ricordare il nostro concittadino rapito con una partecipata fiaccolata a Monte Orlando organizzata insieme all’associazione Amare e il parroco don Stefano Castaldi. In questi sette mesi, ho sentito telefonicamente ed incontrato di persona la moglie di Antonio Verrecchia, la signora Tina Mitrano, per offrirle vicinanza e solidarietà da parte dell’Amministrazione Comunale”.
“Non è possibile che a sette mesi dal sequestro il Governo abbia fatto un’azione di persuasione così blanda sulla compagnia armatrice, la Fratelli D’Amato spa, per fargli pagare il riscatto che consentirebbe di porre fine alle sofferenze delle famiglie. I pirati vogliono 14milioni di dollari mentre la società non va oltre i sette e mezzo. A questo punto, il Ministro Frattini deve fare pressioni affinché il valore della Savina Caylyn, una petroliera del 2008 quindi praticamente nuova, integri quanto già stanziato per raggiungere la somma voluta dai pirati somali. Inoltre, il nostro Paese pattuglia quelle coste dell’Africa per proteggere i mercantili e le petroliere ma, evidentemente, c’è stata una falla in questo sistema di protezione che ha generato tutta la vicenda che non ha ancora trovato un lieto fine”.
“Chiedo in maniera perentoria che il Ministro degli Esteri Franco Frattini si attivi subito per fare pressioni sulla D’amato. Inoltre, nei prossimi giorni invierò una lettera al Ministro insieme al Sindaco di Procida per sollecitare il Governo ad intervenire. Queste situazioni sono la conseguenza del nostro scarso peso a livello internazionale. Infine, invito la cittadinanza a partecipare alla manifestazione con il Comune di Procida per chiedere la liberazione dell’equipaggio della Savina Caylyn che si terrà davanti a Montecitorio il 7 settembre alle 9:30. L’Amministrazione comunale metterà a disposizione un pullman. Le informazioni saranno pubblicate sul sito del Comune di Gaeta”.
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