“Il mancato rinnovo della convenzione tra Ares 118 e la Croce Rossa Italiana per l’utilizzo delle ambulanze e del personale occorrente alle attività sanitarie mette a serio rischio il funzionamento del sistema dell’emergenza sul territorio di Roma e di Latina. L’Ares 118 e di rimando anche la Regione Lazio malgrado la convenzione scada irrevocabilmente il 30 settembre prossimo, in attesa dell’espletamento del bando di gara Europea, non ha previsto a oggi alcuna sostituzione per coprire interamente e necessità di quelli che potrebbero essere oltre 3 milioni e mezzo di cittadini”.
Lo ha dichiarato il segretario regionale della Fials Confsal Gianni Romano.
“Inoltre, sempre il 30 settembre scadranno i contratti a tempo determinato del personale impiegatodalla CRI nel sistema di emergenza che in carenza di atti formali non potranno essere rinnovati. Si tratta di circa 150 operatori addetti al servizio tra medici, infermieri e autisti che si troveranno dall’oggi al domani senza lavoro. Ma è ancora più grave il fatto che questo personale fa viaggiare nell’arco delle 24 ore almeno 20 ambulanze e mantiene attive 13 postazioni di primo soccorso collocate tra Roma e Latina. Siamo molto amareggiati – precisa Romano – che la Regione non riesca a gestire un settore così delicato della sanità pubblica senza creare continuamente problemi a cittadini e operatori sanitari. Infatti quasi quotidianamente riceviamo non solo le proteste degli addetti ai lavori ma anche quelle dei cittadini specialmente nel mese di agosto quando gli ospedali sono rimasti aperti perché una parte del personale ha rinunciato al diritto di andare ferie nel periodo estivo. Ironia della sorte proprio in questo periodo il commissario ad acta per la Sanità Polverini e presidente del Lazio coniava il Festival Cinematografico Ospedaliero nei giardini dell’ospedale Forlanini. E fatalità, con partecipazione del celebre regista umorista Woody Allen, magari inconsapevole che la maggior parte dei ricoverati in questo ospedale non può deambulare per una serie di gravi patologie e quindi l’arena sarebbe rimasta quasi deserta”.
“Diversamente il servizio di soccorso in convenzione invece è utile e altamente funzionale anche se negli anni la convenzione, da parte della Croce Rossa è stata portata avanti a fatica. Fatiche finanziarie s’intende perché sotto il profilo strettamente economico bisogna sapere che i pagamenti dei canoni dovuti dall’Ares 118 alla CRI vengono versati con notevoli ritardi provocando effetti devastanti sulle finanze delle strutture territoriali nonché sull’intera gestione. E – aggiunge Romano – da quanto si evince dalla gestione del servizio erogato, in questiultimi 5 anni la CRI ha provveduto a sostenere costi di gestione per diversi milioni di euro non compensati neppure dai canoni a carico dell’Ares”.
“Per cui, dopo il danno, non vorremmo arrivi pure la beffa da parte della stessa Regione. Piuttosto chiediamo prontamente al presidente Polverini – conclude Romano – di attivarsi e provvedere al rinnovo e alla proroga della convenzione per non essere incolpata pubblicamente di interruzione di pubblico servizio assieme ai vertici Ares”.
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