
Festa grande al borgo di Campodimele, sabato 6 e domenica 7. In programma la tradizionale Festa del cacciatore che è solita richiamare centinaia di persone, solleticando soprattutto moltissimi turisti che affollano la riviera di Ulisse, a partire da Scauri per finire a Formia, Gaeta, Sperlonga, Fondi e anche Terracina, senza contare gli abitanti dei centri ciociari limitrofi che si riversano nel piccolo comune famoso per la longevità dei suoi abitanti.
La festa, scaglionata in due giorni, è organizzata dalla Fidc (Federazione Italiana della Caccia) e dall’Italcaccia. Grande sostegno le giunge dalla Pro Loco, attualmente retta da Attilio Notarfonzo, dopo la scomparsa, il 30 aprile scorso, di Marino Pecchia, che è stato per 40 anni presidente della Pro Loco di Campodimele e che era pure presidente onorario provinciale dell’UNPLI (Unione delle Pro Loco d’Italia). Prezioso anche il sostegno offerto dal Comune, sia da parte del sindaco Roberto Zannella, sia da parte della giovanissima e sempre attiva Zhara Pecchia, assessore alla promozione turistica del centro. Sicuramente gradevole la “ricetta” che arricchisce il programma della festa: giochi per i più piccini, tornei di bocce e carte per i più grandi, musica, balli, contatti con la natura e il territorio, tanta aggregazione e, soprattutto, tanti gustosi assaggi: dalle cicerchie, alla capra, dal formaggio marzolino, alle olive “itrane”, dalla salsiccia ai tanti diversi salumi e insaccati del posto. Il tutto “bagnato” da un vino che non trova pari nelle grandi città.
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