Un altro importante risultato è stato portato a termine dalla Questura di Latina nell’ambito della lotta senza sosta alla criminalità. Infatti la Divisione Anticrimine, con la collaborazione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cisterna, nei giorni scorsi ha dato esecuzione ai sequestri dei beni intestati o riconducibili a Piero Torsello, noto pregiudicato di Cisterna di Latina, nativo della provincia di Lecce.
A metà del mese scorso, dopo l’ultimo evento delittuoso (violenza privata e lesioni aggravate) commesso dal Torsello nell’aprile del 2011, che fu rilevato proprio dagli uomini del Commissariato di Cisterna, l’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali ha ripercorso tutte le vicissitudini criminali dell’uomo per poi presentare un quadro d’insieme tale da evidenziare ai giudici del Tribunale Penale di Latina la concreta pericolosità sociale dello stesso. Molti ricorderanno che, Piero Torsello il 26 settembre 2009 fu accoltellato insieme al figlio Manuel, davanti al Makkeroni nel corso di una violenta rissa scatenatasi nel parcheggio davanti al noto locale notturno di Latina dove, padre e figlio, di 42 e 23 anni rimasero feriti da diverse coltellate.
La lite, come spesso succede, ebbe inizio per futili motivi. Erano circa le 3.30 quando un ragazzo di origine turca residente a Nettuno, forse in preda ai fumi dell’alcol prese un coltello che aveva nell’auto e sferrò prima cinque fendenti contro Piero Torsello e poi due nei confronti del figlio, Manuel, già conosciuto dalle forze dell’ordine per diversi precedenti penali. Torsello ha cominciato la sua carriera delinquenziale quando venne arrestato, nel 1985, all’età di diciassette anni, per furto. Due anni dopo, per le sue intemperanze, fu denunciato per violenza a pubblico ufficiale, guida senza patente, rissa, violazione legge sulle armi. Nel 1991 la polizia di Velletri lo arrestò per estorsione continuata. Negli anni a venire sono fioccate altre denunce per usura associazione a delinquere, falsificazione di monete, spaccio di sostanze stupefacenti.
Rimpatriato con foglio di via obbligatorio, ha a suo carico anche varie denunce per non essersi uniformato alle prescrizioni imposte dalla Autorità Giudiziaria. Su questa scia più di recente è stato nuovamente arrestato per spaccio di droga e per evasione. La condotta reiterata posta in essere, ben evidenziata nella proposta e, il diretto riferimento alla correlazione tra la sproporzione dei redditi dichiarati e le consistenze patrimoniali possedute hanno determinato il convincimento dei giudici e la successiva motivazione del provvedimento emesso a carico di Torsello e del suo nucleo familiare. Su tali presupposti, quindi, il Tribunale ha ordinato il sequestro preventivo dei seguenti beni immobili per un valore di circa 400 mila euro:
• IMMOBILE sito in Cisterna di Latina, – sub.1 natura C2 magazzini e locali di consistenza 85 metri quadri – intestato al coniuge;
• IMMOBILE sito in Cisterna di Latina, – mappale 90, – intestato al coniuge;
• TERRENO sito in Cisterna di Latina, via Ninfina cv.16, km.2.400- mappale 105 – natura terreno-T- consistenza 18 are- intestato al coniuge.
VEICOLI
• Autovettura modello Mercedes Benz tipo CLK 200, intestata al proposto;
• Autovettura modello Kia Motors cc.2902- auto-familiare, intestata al proposto;
• Autovettura modello Fiat cc.1995 benzina , intestata al coniuge;
• Autovettura modello Fiat Punto cc.1242 benzina, intestata al coniuge;
• Autovettura modello Fiat Uno Turbo cc.1301 benzina, intestata al coniuge;
• Autovettura modello compact car SMART – coupe, cc.599 –, intestata al figlio Torsello Manuel,
Lo stesso Collegio Penale si riunirà nuovamente in Camera di Consiglio prima di Natale per la decisione nel merito della richiesta misura patrimoniale.
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