PIANI EDILIZI A GAETA, INCONTRO CON I CITTADINI DEL B3 E B5

Nei giorni scorsi il sindaco Raimondi, insieme con il dirigente del settore Urbanistica Antonella Avitabile e i funzionari degli uffici, ha incontrato i cittadini che fanno parte dei piani edilizi B3 e B5 (comparto A).

“Abbiamo portanto avanti, e stiamo concludendo, le pianificazioni delle amministrazioni precedenti. Abbiamo ereditato queste progettazioni che si trascinano da circa venti anni a dimostrazione che alle buone intenzioni non sono mai seguiti i fatti concreti. Credo che, ormai, non si possa più restare fermi ma c’è bisogno di andare avanti e giungere alla conclusione soprattutto nel B5 e nel B3 – afferma Raimondi -. Per questo si è deciso di passare agli espropri pur volendo aspettare ancora poche settimane per cercare di raggiungere un’intesa. In questi anni abbiamo dovuto affrontare, e abbiamo risolto, situazioni assurde che avevano bloccato l’iter burocratico per anni: penso a 20 metri quadrati che mancavano nel B5 o una strada demaniale nel C2 Muro Torto. Questi due piani sono in dirittura d’arrivo e per quanto riguarda il C2 Muro Torto stanno facendo una pulizia dell’area in vista dell’esecuzione”.


“Per quanto riguarda il B3, l’amministrazione ha dato piena disponibilità ad accettare modifiche al planivolumetrico purché queste siano tecnicamente valide e il consorzio si formi entro breve tempo. In questo comparto siamo arrivati al 71 percento di superficie e l’obiettivo minimo è il 75: non è accettabile che per le titubanze di pochi proprietari debbano bloccare tanti cittadini che da anni aspettano di vedere realizzata la loro abitazione. Per dare una svolta a questa situazione si è deciso di aspettare ancora poche settimane prima di procedere all’esproprio anche se è una procedura che a me non piace e che preferirei evitare perché significa aprire contenziosi e allungare l’iter burocratico – spiega il Sindaco -. Nel B5 c’è da fare una distinzione tra comparto A e comparto B: nel primo caso le cosa stanno in ordine e sono pronti per partire ma manca ancora l’apporto dell’altro comparto che inspiegabilmente è ancora fermo. Capisco le sollecitazioni delle cooperative e quindi si è deciso di attendere poche settimane prima di passare, per gli stessi motivi del B3, all’esproprio anche in questa zona”.

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