Esplode la protesta dei degenti e dei loro parenti per il sistematico “prelievo” di medici dai reparti dell’ospedale “San Giovanni di Dio” a Fondi e la loro destinazione presso il Pronto Soccorso dello stesso nosocomio. “Sappiamo bene – hanno ribadito proprio nel primo orario delle visite (quello del post pranzo; il secondo è fissato dopo la cena) – che l’Asl deve fare i conti con la contingenza negativa che destina meno fondi alla sanità, ma un errore marchiano come quello di distogliere medici dai reparti per renderli operativi al Pronto Soccorso ci sembra cozzare contro ogni logica. Ne riceve un danno non indifferente il reparto che sistematicamente deve “prestare” la sua unità al Pronto Soccorso che, comunque, non elimina così i suoi problemi negativi e le sue criticità”.
Una stoccatina neppure tanto malcelata la gente l’ha poi lanciata contro i congrui emolumenti percepiti dai dirigenti e il proliferare di distacchi sindacali che penalizzano l’azienda. “Chi vuol dirigere una struttura, lo faccia mettendo al suo
servizio la propria esperienza e non stia a pretendere centinaia di migliaia di euro all’anno per questa prestazione. Per quanto riguarda i sindacalisti, poi, in un tempo di vacche magre, quando si taglia un pò tutto, perchè non si chiede a questa gente di tornare al lavoro e di dedicarsi alla loro attività nel tempo libero. Quale principio, in tempi di crisi nera, supporta l’idea che si debba pagare gente che non si reca sul posto di lavoro?”
[adrotate group=”3″]
[adrotate group=”2″]