Ancora proteste all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi per l’adozione di provvedimenti operativi che scontentano l’utenza. L’ennesima lamentela ha fatto subito seguito all’iniziativa messa in atto dal direttore della U.O.C. Diagnostica per immagini del presidio centro, Emanuele Monti. Pensando di rendere più efficiente il servizio, Monti, con una comunicazione del 1° luglio, indirizzata al direttore generale dell’Asl, Sponzilli, a quello aziendale, Cassetta, al direttore medico del presidio centro, Parrocchia, al direttore amministrativo del presidio centro, Marciano, e ai direttori delle
U.O.C. di degenza del padiglione di Fondi, ha disposto l’istituzione di un servizio di pronta disponiblità radiologica notturna, festiva e, all’occorrenza, pomeridiana per i soli pazienti ricoverati e solo per chiamata dei medici dei rispettivi reparti di degenza. Nelle intenzioni del dott. Monti, l’idea era quella di migliorare il servizio “interno”, anche alla luce della prolungata assenza di un’unità medica operativa del reparto di diagnostica per immagini.
Invece, secondo la denuncia dell’utenza, il responsabile del settore ha finito con lo scontentare un’enormità di persone che, recandosi presso il Pronto Soccorso di Fondi, non vengono prese in considerazione, in quanto escluse dalla prestazione a pazienti “esterni”. Questo comporta – si fa notare – il fatto di rimettersi in auto e farsi accompagnare all’ospedale di Terracina per potere essere sottoposti a quegli esami radiologici che il “San Giovanni di Dio” non effettua più, dopo le nuove disposizioni. Oltretutto il provvedimento va a vanificare gli sforzi compiuti dal primario del Pronto Soccorso, Raffaele Carnevale, che ha cercato di valorizzare il reparto, così da renderlo più idoneo a soddisfare la domanda di prestazioni che, in numero crescente, si registra, soprattutto nel periodo estivo.
La gente, stigmatizzando scelte ritenute assurde, fa appello al direttore generale dell’Asl, Renato Sponzilli, affinchè provveda a ridare efficacia operativa al Pronto Soccorso della struttura di via San Magno, anche per evitare che l’attuale gestione dell’Asl pontina faccia rimpiangere la non certo brillante conduzione del manager precedente, quella Ilde Coiro continuamente al centro di attacchi da parte di utenti, sindacalisti e organi mediatici.
[adrotate group=”3″]
[adrotate group=”2″]