Tre brutti episodi di violenza e molestia della vita pubblica collettiva e due T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) hanno caratterizzato gli ultimi tre giorni a Itri. Protagonisti un 60enne che venerdi mattina, alle 05, aveva picchiato la sorella impegnata al capezzale del padre allettato da anni in località Madonna delle Grazie e domenica mattina aveva rivolto la sua ira – certamente non controllata per via delle sue condizioni di salute – contro la moglie, in località Lago Vetere. Due episodi che hanno fatto scattare, da parte dei Carabinieri, coadiuvati dalla Polizia locale, le operazioni tese a ricercare l’uomo e ad affidarlo ai servizi specifici preposti alla cura dei malati di questo genere.
Il terzo caso ha riguardato un 56enne. Già coinvolto, tra il 1979 e il 1983, in conflitti a fuoco con le forze dell’ordine e in rapine e gravi atti malavitosi, che avevano scompigliato paurosamente la vita dell’allora tranquillo paese di Itri, oltre che di Fondi. L’uomo, reduce da un lungo periodo di detenzione, ha iniziato, da un anno a questa parte, a creare problemi al vicinato di Sant’Angelo, dove abita, per via di urla e lamentazioni emesse a gran voce, sia di giorno che di notte, che turbano la vita di chi, alle prime ore dell’alba, deve alzarsi per recarsi al lavoro. Esposti in tal senso sono stati presentati agli organi preposti alla gestione di questi casi, anche perchè negli ultimi tempi qualche signora aveva lamentato il lancio di oggetti al suo passaggio o verso le finestre della propria abitazione.
A far traboccare il bicchiere è intervenuto un episodio di insostenibile gravità. Dopo le ripetute “perle” delle performances di ogni genere, l’uomo, venerdi, in occasione di un funerale che si stava celebrando nella chiesa di Santa Maria Maggiore, si è precipitato verso l’altare maggiore e si è gettato sulla bara, farfugliando frasi senza senso e costringendo il sacerdote officiante a sospendere il rito esequiale e i parenti a sentire ancora più grave il peso del dolore per la perdita del caro estinto di appena 40 anni.
Inevitabile, per l’autore dell’ininterrotto “tormentone” quotidiano, l’emissione, a suo carico, dell’ordinanza del T.S.O. che lo fatto trasferire presso le apposite strutture operanti a Formia. Ma, nonostante queste decisioni prese per i
casi particolari di cui sopra, la gente, a Itri, resa edotta da situazioni che si sono registrate negli anni scorsi e in questi ultimi tempi, anche con tentativi di violenza sessuale perpetrati per strada nei confronti di innocue donne in transito, chiede sia agli organi di controllo, sia agli operatori sanitari specifici, di vigilare soprattutto in coincidenza dell’arrivo delle temperature estive che, come risaputo, favoriscono l’insorgere di queste criticità moleste per tutti.
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