CORSO DI FORMAZIONE LAVORO ORGANIZZATO DA REGIONE E CENTRO EUROPEO STUDI MANAGERIALI SENZA COPERTURA FINANZIARIA, LA DENUNCIA DEI CORSISTI

Dopo una selezione, erano stati scelti per prendere parte a un corso organizzato dal Centro Europeo di Studi Manageriali, con la copertura economica della Regione Lazio, destinato a disoccupati dai 18 ai 30 anni della provincia di Latina. Un progetto valido destinato a giovani fotografi che però, dopo lezioni in aula, si è interrotto al momento del tirocinio retribuito per 500 ore che il bando prevedeva da svolgere in aziende e botteghe artigiane aderenti. La causa? L’assenza di copertura finanziaria da parte della Regione Lazio.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei corsisti che ancor meglio spiegano quanto loro sta accadendo chiedendo lo sblocco immediato delle risorse utili al completamento del corso.


“Il 18 marzo 2011 abbiamo iniziato il corso di formazione “Fotografarte”, presso il Centro Europeo di Studi Manageriali, con sede a Formia (l’ente ha anche una sede a Latina). Il corso, come da bando, prevede una parte d’aula di 120 ore e una parte di tirocinio di 500 ore e il tutto è stato approvato dalla Regione Lazio con det. dir. n° D 2316 del 21/06/2010, obiettivo 2 – Asse II Occupabilità (per ulteriori informazioni su codice soggetto, codice corso e info sull’ente può consultare il bando in allegato).

Che cosa è successo? Il giorno 11 maggio 2011 si è conclusa la parte d’aula e la responsabile del corso ci ha assicurato, pena il non rispetto dei tempi entro cui finire il corso, che avremmo iniziato il tirocinio prima della fine di maggio 2011. Così non è andata poiché col passare dei giorni siamo stati lasciati in balia di un vuoto informativo: la responsabile del corso ci ha contattato solo una volta rispondendo per monosillabi e senza informarci sulla gravità del reale problema al quale stavamo andando incontro.

La situazione si è sbloccata solo dopo qualche giorno grazie all’intervento e alla preoccupazione di noi corsisti che, dopo telefonate conclusesi con un nulla di fatto, abbiamo chiesto ed esternato ad altre persone dello staff i problemi e le inefficienze subite durante e dopo la parte d’aula. Di conseguenza, siamo a fine maggio, la palla è passata ad altri operatori dell’Ente e si è avvertito un miglioramento: gentilezza nelle relazioni interpersonali, informazioni chiare e complete ci portano a chiudere nel giro di una settimana il colloquio e la firma dei documenti che abbiamo poi
riconsegnato alla sede dell’Ente.

Tutto a posto? Macché! Avremmo dovuto iniziare il tirocinio il 7 giugno 2011 e invece c’è stato comunicato un nuovo, terzo, rinvio a qualche giorno successivo al 7 giugno per permettere all’ente di chiudere una polizza assicurativa adeguata al nostro contesto lavorativo, fatto anche di uscite al di fuori dello studio fotografico.

Ritorniamo quindi in un’altra fase di stallo, sia per noi che per i fotografi, che ad oggi non si è ancora chiusa e ci vede partecipi di un corso che a nostro giudizio non solo non ha centrato pienamente gli obiettivi nella fase d’aula, ma per di più lascia in attesa di risposte 15 giovani disoccupati che avrebbero diritto a un chiaro, corretto e dignitoso trattamento.

Volete sapere qual è la verità? Il direttore del Centro Europeo di Studi Mangeriali, sentito al telefono dopo la metà di giugno, ci ha confermato tale fase di stallo, adducendone i motivi al mancato supporto economico da parte della Regione Lazio. In poche parole i tirocini non partono perché, secondo l’Ente, alla metà di giugno, con la parte d’aula terminata, i documenti firmati e i giovani pronti per partire al tirocinio, non è ancora arrivato il finanziamento da parte della Regione Lazio.

E allora ci chiediamo:

• Come si fa ad iniziare un corso di formazione al lavoro senza avere la certezza della necessaria copertura finanziaria?
• Dove sono finiti i soldi destinati a questa attività formativa?
• È giusto speculare sulla pelle di giovani disoccupati che investono tempo e risorse proprie per svolgere un periodo di formazione al lavoro?

Abbiamo diritto alla verità, pretendiamo la verità poiché tutti noi abbiamo svolto un regolare processo di selezione, superato il quale siamo stati ammessi per motivazione e merito ad un progetto formativo, consci che l’avremmo visto terminare con il conseguimento di una ulteriore professionalità da poter spendere nel sempre più difficile mercato del lavoro italiano. Se la nostra può dirsi davvero una Repubblica democratica fondata sulla sovranità popolare e sul
lavoro, è giusto che in merito a tale situazione, dai contenuti per niente chiari, l’Istituzione massima in campo, la Regione Lazio, faccia pienamente luce facendo sì che i soldi dei contribuenti, dei nostri genitori, vengano utilizzati per gli scopi prefissi.

Chiediamo pertanto con forza che vengano sbloccati i finanziamenti necessari a portare a termine il tirocinio formativo entro i tempi prestabiliti”.

Hanno aderito a questo comunicato i corsisti: Mingione Gianfranco (Latina), Chiuchiolo Michela (Cisterna di Latina), Di Summa Alessia (Latina), Cattolico Anna Rita (Gaeta), Rizzi Francesca (Fondi), Cardi Francesco Paolo (Itri), Colavolpe Francesca, Meschino Marika (Gaeta), Marzullo Martina (Gaeta), Nuvelli Anna Lisa (Gaeta), Nardella Salvatore (Formia), Fiengo Flavia (Formia), Zangrillo Manuele, Caldieri Sara, Tortoriello Ilaria

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