
Partono domani, venerdì 1 luglio, le manifestazioni per la celebrazione del 45° anniversario degli Sbandieratori dei Rioni di Cori. Da domani, fino a domenica 3 luglio, presso il Chiostro di Sant’Oliva sarà aperta al pubblico la mostra itinerante “Arte nel Folclore”, una rassegna fotografica e di costumi che ripercorre l’intera storia del gruppo degli Sbandieratori dei Rioni di Cori. Scatti tratti dalle migliori performance realizzate nel mondo dal 1966 ad oggi e un’esposizione di tipici costumi da sbandieratore.
L’origine degli sbandieratori a Cori si colloca nell’ambito del palio cittadino, il Carosello Storico dei Rioni, dove fin dalla prima edizione erano presenti bandiere rinascimentali giostrate da giovani bandierai in modo del tutto personale e improvvisato. E’ nell’edizione del Palio del 1966 che appare la prima coreografia di gruppo, frutto di una tecnica unica nel suo genere in tutta Italia, ad opera del gruppo Sbandieratori dei Rioni di Cori, autentici eredi sul territorio romano di quei bandierai che nel Medioevo e nel Rinascimento professavano la nobile arte del maneggiar l’insegna.
Nello stesso anno della nascita, avvenuta per iniziativa di un gruppo di giovani guidati dal prof. Giovanni Pistilli (oggi Presidente onorario dell’associazione e a lungo Presidente della sezione Cioff Italia), gli Sbandieratori dei Rioni furono soci fondatori della Federazione Italiana Antichi Giuochi e Sport della Bandiera (FISB) che oggi raccoglie ben 82 associazioni.
Lo stile corese, a differenza di quello toscano, prevede l’utilizzo di bandiere interamente in legno. Non le aste piombate quindi; pochi i lanci di punta e con i piedi. Le evoluzioni si basano sull’impugnatura di manico, l’asta non tocca mai a terra, il drappo non si ferma. Il movimento è serrato e leggiadro al tempo stesso; il ritmo incalzante, militaresco, reso interessante dall’alternanza delle accelerazioni e dei momenti di attesa, dei lanci in altezza e di quelli rotatori, bassi e veloci.
Le celebrazioni continueranno domenica 3 luglio con una performance di alto livello tecnico che proporrà i diversi stili di sbandieramento succedutisi negli anni, e poi il 12 luglio con uno spettacolo di folclore internazionale, nell’ambito del ritrovato Festival della Collina.
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