Sono affette da sensibilità chimica multipla, una malattia non riconosciuta per le cui diagnosi e cure la famiglia, nel mese di giugno, si è dovuta recare in Inghilterra. Sono Miriam e Giulia ma anche la loro mamma. Assenza di geni deputati allo smaltimento delle tossine. Per Miriam totale mentre per Giulia e la madre a livelli di intossicazione molto elevati.
Quando la famiglia rientrerà nel prossimo mese di luglio dovrà avere reperito una soluzione abitativa idonea che risponda a determinate caratteristiche.
Le possibili zone individuate come idonee sono:
la zona costiera della Liguria tranne i grossi centri urbani;
Regione Puglia: zona del Salento e il Gargano;
Regione Sardegna: tutta la costa sarda in particolare Marina di Arbus, la costa verde, la provincia di Carbonia escluso Cagliari, Alghero, isola Maddalena;
Regione Abruzzo: provincia di Teramo;
Regione toscana: isola d’Elba, Grossetano;
Regione Calabria: Vibo Valentia.
In prossimità del mare, lontano da depuratori, raffinerie, coltivazioni, industrie, ripetitori e qualsiasi fonte inquinante e tossica. Essa deve essere lontana da strade trafficate ed insediamenti agricoli e industriali; situata in un ambiente privo di ogni forma di inquinamento elettromagnetico, l’abitazione deve essere singola e lontana da altri fabbricati per evitare l’inquinamento generato dalle stesse case vicine come odori e profumi sintetici tipo detersivi e ammorbidenti. Inoltre deve essere priva di umidità, non sommersa da una vegetazione molto abbondante, che non abbia avuto di recente lavori di ristrutturazione con contaminazione chimica.
La situazione è molto difficile, complicata anche dalla perdita del lavoro del capofamiglia e dal costo dei viaggi e delle cure da sostenere in Inghilterra, solo in parte forse coperte dalla ASL.
A questo proposito è in atto un’iniziativa di raccolta fondi -di cui fa parte anche il comune di Formia -, per destinare alla famiglia di Miriam e Giulia tramite l’Associazione Amici della Sensibilità Chimica multipla, organizzazione onlus formata da persona malate della stessa patologia, creata per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica per fornire assistenza agli ammalati, rendere disponibili strumenti diagnostici e terapeutici in Italia dove la malattia non è ancora riconosciuta. Il numero di conto bancario è IT83Y0855613207000000264834, precisando nella causale che la donazione è per la piccola Miriam.
httpv://www.youtube.com/watch?v=4l2vfhVJcPU
httpv://www.youtube.com/watch?v=9yk9hChiZQY