***video***PIEMONTESI E BORBONI, 150 ANNI DOPO SUL PONTE DEL GARIGLIANO

Si è svolta ieri a Minturno la riproposizione in costume d’epoca della battaglia che i Piemontesi fecero contro i Borboni per l’espugnazione del Ponte sul Garigliano. Ad aprire l’evento, la Fanfara della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” e il picchetto d’onore dell’8° Reggimento Bersaglieri in uniforme storica. “FRATELLI Al passo del Garigliano 150 anni dopo” 29 ottobre-2 novembre 1860.  Un secolo e mezzo più tardi, la Provincia di Latina, la Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio con la collaborazione del Comune di Minturno hanno ricordato quei tre giorni con un evento dove lo spirito di riconciliazione e il valore dell’Unità del Paese nel segno della democrazia, della pace e dei principi della Costituzione si evidenziano già dal titolo. Presente alla celebrazione  il Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, On. Francesco Maria Giro ed il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Giuseppe Valotto. Il Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, il Soprintendente per i Beni Archeologici del Lazio, dott.ssa Marina Sapelli Ragni ed il Sindaco di Minturno, dott. Aristide Galasso, accoglieranno, con Loro, il Prefetto della Provincia, dott. Antonio D’Acunto, alte autorità militari, civili e religiose invitate per l’occasione. La Fanfara della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” e il picchetto d’onore dell’8° Reggimento Bersaglieri in uniforme storica (è lo stesso picchetto che sfilerà il due giugno in Via dei Fori Imperiali dinanzi al Capo dello Stato) , al suono della marcia d’ordinanza, ha aperto l’evento, attraversando di corsa il Ponte per simboleggiare, con medesimi significato e spirito della Festa della Repubblica, i valori del’unità nazionale. Sullo sfondo del Ponte Real Ferdinando è stata scoperta un monumento composto da una campana in bronzo pregiato creata dall’Antica Fonderia Marinelli di Agnone e del peso di quasi due quintali, con ai lati due steli in marmo dedicate, rispettivamente, ai bersaglieri e a due ufficiali  eretti a simboli di tutti quei soldati napoletani che furono leali e ligi fino all’ultimo al proprio giuramento.

La campana e le due steli intendono sottolineare lo spirito di riconciliazione e il comune valore espresso dai soldati dell’Esercito Piemontese e dell’Esercito borbonico al Passo del Garigliano, che la Provincia di Latina, in particolare, considera le “radici” dei militari italiani attualmente impegnati fuori area in delicate e rischiose operazioni di peace-keeping. Dopo la cerimonia nell’area del Ponte borbonico, è stato inaugurato il “Giardino dei Fratelli”:  un’area di circa 3000 metri quadrati di proprietà dell’Anas che la Provincia ha chiesto ed ottenuto di riqualificare e che costituirà il biglietto di benvenuto nella Riviera d’Ulisse e nella Regione Lazio per i turisti e quanti sceglieranno il litorale, le terme, i comprensori storico-archeologico e i siti d’interesse culturale del territorio pontino come meta di vacanze o visite brevi. E per concludere il rancio al campo. Un’ambientazione d’epoca dove si è degustato un piatto unico con pietanze piemontesi e borboniche preparate dall’Istituto Professionale Alberghiero (IPSSAR) di Formia, dall’Associazione Cuochi del Golfo e dall’Associazione degli Operatori Turistici di Minturno-Scauri con la collaborazione dell’Associazione Latina da Scoprire, le aziende agricole biologiche I Pampini e Franca Battista e il biscottificio Di Ciaccio. A coordinare il tutto la giornalista Tiziana Briguglio e l’Associazione Agroalimentare in rosa. Sottolineata, attraverso i piatti e i vini proposti piemontesi-napoletani, l’unità d’Italia e la fratellanza fra i popoli.
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