Trentamila euro, forse quarantamila l’entità del furto subito nella notte tra il 4 e il 5 giugno, ma si è saputo solo oggi, da esordienti e allievi della squadra mountain bike del Lazio in trasferta, per la seconda prova della Coppa Italia giovanile, a Farra d’Alpago in provincia di Belluno. Tredici in totale le biciclette trafugate e tra queste quelle di alcuni atleti del Drake Sistem di Cisterna. Le due ruote erano custodite all’interno di un furgone parcheggiato davanti alla struttura. Il mezzo non era dotato di sistema d’allarme e per questo i malviventi hanno potuto agire indisturbati. Rompendo un vetro, i ladri hanno aperto il furgone e hanno caricato probabilmente su un altro mezzo, la refurtiva. Sul posto è intervenuta la polizia di Stato, che è stata contattata dagli accompagnatori dei ragazzi alle 5.40 della mattina, non appena scoperto che, senza bici, i ciclisti non avrebbero potuto partecipare alla gara.
I diciotto ragazzi del Lazio che hanno preso parte alla trasferta in terra bellunese sono stati: Antonio Folcarelli e Daniele Panzarini (Drake System Nw Sport); Tiziano Cicuzza (Alatri Bike); Giorgia Ascenzi (Fontana Anagni); Emanuela Di Lorenzo e Lorenzo Garzi (Il Biciclo Team New Limits); Paolo Bellucci, Pier Luca Dandolo e Andrea Ceccarelli (Mtb Montefiascone); Alessio Franco (AS Roma Ciclismo); Gleb Baranov, Serena Monti, Luca Sabatini, Matteo Maurizi, Ivan Colonnelli, Diego Guglielmetti, Eros e Daniele Capati (Mtb Grotte di Castro).
Non solo non sono state più ritrovate le bici di Folcarelli, Panzarini, Dandolo, Franco, Baranov, Monti, Guglielmetti e dei fratelli Capati: i ladri hanno preso anche la bici di Cabbirio Capati (papà degli atleti Eros e Daniele) che era al seguito in qualità di accompagnatore della Mtb Grotte di Castro.
Non si dà pace per l’accaduto Massimo Franco, da quest’anno responsabile della squadra laziale giovanile alla Coppa Italia di mountain bike: “Non mi era mai capitato di portare 18 ragazzi del Lazio a gareggiare. Tutti quanti erano soddisfatti del percorso, attinente alle loro prestazioni, e contenti del viaggio. Volevo che tutto il Nord Italia apprezzasse lo sforzo e i sacrifici che sta facendo il Lazio. Personalmente sto scendendo in campo per far riavere le bici ma soprattutto il sorriso, la fiducia e la voglia di correre dei ragazzi. Vorrei coinvolgere una gran massa di persone a starci vicino creando un’opera di beneficenza: senza le bici i miei ragazzi non potranno più fare la Coppa Italia e il campionato italiano. Rivoglio ciò che è stato tolto ai miei ragazzi, vorrei fare il miracolo”. La macchina di solidarietà è già in moto: “Grazie a un colloquio avvenuto con Sandro Bianchi della Pro Bike di Roma abbiamo proposto di aiutare i ragazzi e le loro famiglie mettendo a disposizione una bici usata del suo negozio in comodato d’uso gratuito per 30-40 giorni o più, per ricominciare a far correre già da domenica prossima nelle nostre gare regionali i ragazzi. Io, Massimo Franco, quale delegato e responsabile del settore giovanile della Coppa Italia, chiedo alle società di aderire a questa iniziativa, dar modo alla famiglie di aver tempo di poter ricomprare le bici ai propri figli e nel frattempo convincerli a non smettere di correre”
Grazie all’iniziativa del comitato regionale FCI Lazio e del suo presidente Angelo Caliciotti, è stata aperta una sottoscrizione attraverso un’offerta spontanea tramite bonifico bancario.
[www.ciclismoweb.net]
[adrotate group=”2″]