“Una barca a vela per tutti” è il nuovo progetto di Inail Latina in collaborazione con Mare Aperto Onlus. L’iniziativa verrà presentata ufficialmente il 10 giugno alle 10.30 presso la sede Inail di Latina. Parleranno il direttore regionale Antonio Napolitano, il direttore della sede di Latina, Vita Rocca Romaniello e il vice-presidente di Mare Aperto Onlus, Emilio Cervi .
Il progetto è stato creato per favorire l’integrazione di chi è diventato disabile a causa di un infortunio sul lavoro. Lo sport è infatti un ottimo propulsore in questo senso, in quanto presuppone la collaborazione e la socialità. In particolare la barca a vela richiede coordinamento e affiatamento fra tutti i componenti del team per governare l’imbarcazione, oltre che perseguire uno scopo comune, la stessa destinazione. Mare Aperto Onlus, l’organizzazione con cui collabora l’Inail nella promozione e nella messa in pratica del progetto, è composta da persone con disabilità motorie e che hanno maturato una notevole esperienza nel settore socio-sanitario, dal momento che l’associazione opera da 20 anni, affinché si diffonda la pratica velica tra i diversamente abili.
Gli equipaggi saranno composti da skipper, aiuto-skipper e da 4 disabili con un accompagnatore per fornire l’eventuale assistenza necessaria. Prima di salpare si terrà un corso teorico presso la sede di Mare Aperto Onlus, dove sarà possibile visionare anche un’interessante raccolta su progetti, protocolli e iniziative realizzati durante i vent’anni dell’associazione. Le uscite in barca partiranno dal porto di Fiumicino da settembre 2011.
Antonio Napolitano, direttore regionale dell’Inail dichiara a proposito del progetto: “A seconda delle proprie abilità e competenze, ognuno sarà chiamato a dare il proprio significativo contributo per manovrare l’imbarcazione. Saranno richiesti forte spirito di collaborazione e grande lavoro di squadra, ma alla fine l’impegno e le energie necessari all’impresa creeranno una quanto mai benefica distrazione dall’ handicap: la vela come svago e terapia, quindi, ma anche come veicolo relazionale di prima scelta per socializzare e integrarsi divertendosi”.
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