ANTONIO CIANO RISPONDE ALL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO SUI BENI CONFISCATI E INUTILIZZATI

L'assessore Antonio Ciano

L’assessore Antonio Ciano risponde alla lettera di Elvio di Cesare, segretario regionale dell’associazione Antonino Caponnetto – Associazione regionale di lotta contro le illegalità e le mafie – in cui si chiedeva conto di tre unità immobiliari confiscate e assegnate al patrimonio pubblico, attualmente inutilizzate.

“Avendo letto di un suo preoccupato intervento circa degli ìmmobili requisiti dalla magistratura alla Mafia tengo a precisarle, in qualità di assessore al demanio quanto segue.


L’amministrazione Raimondi, sin dal suo insediamento è stata molto vigile, attenta, preoccupata alle infiltrazioni mafiose in città, ma penso che in tutta Italia detto fenomeno non debba essere sottovalutato. Ci siamo subito attivati nel chiedere all’Agenzia del Demanio dello Stato, Se di Roma, Sezione Lazio, i beni confiscati alla camorra in base alle leggi vigenti. Sono stati trasferiti così al partrimonio indisponibile del Comune di Gaeta la porzione di terreno distinta nella particella 161di metri quadrati 13.890 in località Canali; terreni per 2.371 metri quadrati in località Calegna, nei pressi del Tribunale di Latina sezione di Gaeta; un terreno di metri quadrati 2.700 in località Monte Lombone; un locale adibito a magazzino in via indipendenza, salita Iella; di terreni per circa 3.300 metri quadrati in località Arena Rossa con fabbricato annesso. Detti beni ora fanno parte del Patrimonio indisponibile del Comune di Gaeta. Non siamo riusciti ad assegnare alla proprietà comunale i tre siti di via Garibaldi in quanto assegnati alla Guardia di Finanza che ne aveva fatto richiesta e che ha usato, e penso, usi ancora. I beni della mafia, se richiesti dalle forze militari, nella fattispecie dalla Guardia di Finanza, per legge, vengono loro assegnati.

Ma la mia azione di Assessore non è finita nell’accorpare ai beni comunali detti beni, è andata ben oltre. Come assessorato abbiamo partecipato a due Bandi della Regione Lazio per la ristrutturazione dei due immobili (Arena Rossa e Salita Iella) e siamo riusciti ad ottenere dalla Giunta Marrazzo ben 200.000 mila euro. I lavori, terminata la fase istruttoria burocratica avranno inizio quanto prima possibile: 120 mila euro per il manufatto che insiste sul terreno dell’Arena Rossa e 82 mila euro per il magazzino di Salita Iella. Per l’utilizzazione di questi terreno e di queste strutture, come prevede la legge Rognoni – La Torre, stiamo deliberando l’assegnazione diretta ad una cooperativa sociale con l’avallo della Prefettura e speriamo, di una Associazione antimafia di temprata esperienza. Avremo, quanto prima, in accordo con il dirigente del VI settore del comune di Gaeta, Pianese, un incontro con il Prefetto di Latina o un suo sostituto, per accordarci su tale eventualità.

L’amministrazione di cui faccio parte è stata sensibilissima ai problemi inerenti la Mandraca (mafia – ‘ndrangheta-camorra) e speriamo che, con la collaborazione della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato, si riesca a debellarla definitivamente da Gaeta e dal Lazio.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Beni confiscati e acquisiti al patrimonio pubblico rimasti inutilizzati a Gaeta, lettera della Caponnetto – 30 maggio -)

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