Riceviamo e pubblichiamo da Costanzo Villa che con raccomandata a/r scrive al Presidente della Regione Lazio e al Sindaco di Formia in merito alla situazione alla cosiddetta Spiggia della Salute.
“Rileviamo da notizie apparse sulla stampa locale che, a seguito della nota fax della Regione Lazio Prot. 17441 del 22.04.2011, il sindaco di Formia, come dovuto per legge, ha emanato Ordinanza Sindacale n. 28 atta a definire, in base a quanto dichiarato con la su detta nota fax dalla Regione Lazio, le zone del litorale del Comune di Formia idonee alla balneazione.
Quanto appreso richiede, da parte dei proprietari, un intervento con alcune precisazioni, e sollecitazioni agli organi competenti.
Si invita la Regione Lazio a volersi astenere per il futuro dall’utilizzare, su atti pubblici destinati ad ampia diffusione, il nome di privati cittadini, tra l’altro deceduti, per indicare luoghi che devono essere individuati con mezzi internazionalmente riconosciuti (es. coordinate geografiche, pietre miliari di strade, punti cospicui) violando la privacy dei cittadini medesimi e dei loro familiari.
Invitiamo la Regione Lazio a far conoscere quando, come, e con quali risultati sono stati effettuati i prelievi delle acque sia nelle zone ritenute idonee alla balneazione sia in quelle ritenute non idonee. O, diversamente, se tale comunicazione di divieto di balneazione sia legato ad altre motivazioni che nulla hanno a che vedere con le acque contaminate, ma che forse, anche in considerazione di autorizzazioni concesse a modifica di protezioni marine esistenti e trasformate in moli per imbarcazioni, sono legate a scelte di indirizzo ed utilizzo in netto contrasto con il piano regolatore Comunale e Regionale che prevede, in tali zone, la destinazione a stabilimenti balneari e/o attività
sportive.
Invitiamo, altresì, la Regione Lazio, l’Amministrazione Comunale di Formia e gli Enti competenti, a verificare, come già più volte richiesto, i danni provocati dallo scellerato spostamento della scogliera frangiflutti antistante la Spiaggia della Salute sia alla linea di costa, sia alla proprietà privata (dopo 40 anni è stata letteralmente sradicata dal cemento armato la condotta in acciaio che trasporta alla fogna comunale posizionata sulla via Appia lato Napoli le acque reflue, condotta realizzata e manutenzionata a spese di privati). Tale spostamento realizzato dalla Regione stessa attraverso l’ARDIS, risulta essere eseguito in notevole difformità dal progetto. Progetto sul quale le amministrazioni pro tempore interessate avrebbero dovuto discutere, riflettere ed intervenire, al fine di salvaguardare il territorio di Formia. Tale progetto, definito “di prova”, ha di fatto gettato in mare i soldi dei contribuenti per sostituire (con i danni che sono visibili) una barriera frangiflutti che egregiamente assolveva al suo compito da oltre 40 anni con un’altra che risultava già dissestata dai marosi dopo soli 12 mesi dal termine lavori.
Un vero caso da Corte dei Conti, sollecitata anch’essa ma mai intervenuta.
Vorremmo pertanto conoscere le vere intenzioni della Regione Lazio riguardo il tratto di mare di cui trattasi ed antistante i luoghi indicati negli articoli di stampa, trasformato in una discarica di olii combustibili ed una informe linea di costa.

Chiediamo al Signor Sindaco del Comune di Formia di voler verificare quanto su esposto, ad intervenire in modo netto senza se e senza ma a difesa degli interessi di Formia, delle coste e delle aree appartenenti alla cittadinanza e delle quali la Regione Lazio ha fatto e sta facendo ampio scempio, accertandone altresì motivi ed obiettivi dichiarati e nascosti. Con l’occasione invitiamo altresì ad aggiornare le foto di repertorio. Quella pubblicate sui quotidiani locali non rendono merito allo scempio attuato dalla Regione Lazio, e non solo, sulla costa in questione. Scempi dei quali personalmente abbiamo dato ampia e documentata comunicazione a tutti gli organi preposti al controllo, dalla Procura della Repubblica di Latina alla Regione Lazio, dalla Capitaneria di Porto al Comune di Formia, dalla GdF ai Carabinieri, ciascuno per le proprie competenze”.
***ARTICOLO CORRELATO*** (Balneabilità vietata alla Spiaggia della Salute e nei pressi del torrente Santa Croce – 5 maggio -)
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