OMICIDIO MELANIA REA, IL MARITO AVEVA UNA RELAZIONE CON UNA DONNA DI SABAUDIA

Melania Rea
È di Sabaudia, la stessa città dove il caporal maggiore Salvatore Parolisi aveva chiesto e ottenuto di essere trasferito, la soldatessa che nei giorni scorsi ha confermato agli inquirenti di aver avuto una relazione sentimentale con l’istruttore quando, da allieva, frequentava il corso d’addestramento alla caserma «Clementi» di Ascoli, dove l’uomo lavora attualmente. La domanda di trasferimento del militare, che vanta missioni in Afghanistan e Kosovo e che da 3 anni è in servizio ad Ascoli, era stata ufficializzata dai superiori qualche mese fa e sarebbe divenuta operativa tra poche settimane, ai primi di giugno. La soldatessa, che attualmente sta svolgendo un corso di specializzazione a Lecce, ai magistrati che l’hanno sentita come persona informata dei fatti ha raccontato che il rapporto con Parolisi «non era una scappatella, ma una relazione intensa: siamo sempre rimasti in contatto, anche se lontani» . I due amanti si sarebbero sentiti telefonicamente anche il 19 aprile scorso, mentre a Colle San Marco, nell’Ascolano, centinaia di uomini stavano cercando la moglie del caporal maggiore, Carmela Rea, detta Melania, 29 anni, scomparsa il giorno prima e ritrovata assassinata il 20 aprile nel bosco delle Casermette, nel Teramano. Pare accertato, stando alle verifiche effettuate dagli inquirenti sul ruolino di servizio, che il giorno della scomparsa di Melania la soldatessa si trovava in caserma, a centinaia di chilometri da Ascoli. Lo stesso Parolisi aveva ammesso con gli inquirenti di aver avuto un anno e mezzo fa una relazione con una soldatessa, aggiungendo però che «era finita da un pezzo» . Dalle parole invece della donna, che avrebbe anche riferito agli inquirenti di un’ipotetica intenzione di Salvatore di lasciare la moglie (ma potrebbe essere stata solo una sua impressione), esce un quadro diverso.