«La Farnesina, insieme a tutti i componenti di governo», sta assicurando «la massima collaborazione per la tutela dell’equipaggio» e si tiene «in costante contatto con i familiari» dei cinque italiani a bordo della Savina Caylin, la petroliera italiana catturata dai pirati in pieno Oceano Indiano l’8 febbraio scorso con a bordo un equipaggio di 5 italiani e 17 indiani. Così il minitro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha risposto a un’interrogazione parlamentare del deputato Luigi Musso (Fli). Sulla vicenda, abordo della petroliera c’è il 62enne direttore di macchina Antonio Verrecchia, il governo italiano ha imposto il massimo riserbo e benché una fregata della Marina militare “ombreggi” la petroliera pare probabile che siano in corso trattative con i pirati. “L’Unità di crisi della Farnesina – ha aggiunto il ministro – è in costante contatto con i familiari dell’equipaggio, i quali hanno «riferito di aver potuto direttamente comunicare» con i propri cari, «ricevendo rassicurazioni sulle condizioni di vita a bordo».
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