Denunciato a piede libero un 26enne, B.F., cittadino di nazionalità moldava che oltre ad essersi trattenuto in Italia contrariamente a quanto dispongono le norme sull’immigrazione, circolava con un’autovettura avente documenti di circolazione falsificati. La denuncia fa seguito a un’operazione di controllo del territorio della Polizia Municipale di Cisterna di Latina e ha avuto origine da un semplice controllo durante la sosta presso la locale stazione ferroviaria. Gli agenti della Polizia Locale, infatti, notavano una Volskwagen Golf con targa di nazionalità moldava che però esponeva un contrassegno assicurativo appartenente a un veicolo italiano. Evidente, quindi, l’anomalia che conduceva gli agenti ad approfondire il controllo. Dopo aver rilevato il numero di telaio, si appurava che il veicolo risultava essere immatricolato in Italia con una targa italiana. L’applicazione di targhe di nazionalità moldava risultava quindi abusivo e contrario alle norme del codice della strada. Si provvedeva pertanto a sottoporre a fermo amministrativo il veicolo. Dopo qualche giorno, il proprietario del veicolo si presentava presso il Comando della Polizia Locale per chiedere spiegazione sul fermo ed esibiva la carta di circolazione del veicolo che veniva analizzata dall’Ufficio controllo documentale costituito in seno al Comando della Polizia Locale di Cisterna. Da tali controlli emergeva che il documento, seppur apparentemente conforme nel formato e nei contenuti a quelli in uso nella Repubblica di Moldavia, presentava elementi tali da far desumere che lo stesso fosse stato falsificato. Grazie all’attenta osservazione e alla consultazione di banche dati sul falso documentale, è stato possibile risalire alla matrice di contraffazione utilizzata per preparare la carta di circolazione poi sottoposta a sequestro. Inoltre, il cittadino moldavo, oltre ad essersi procurato dei documenti di circolazione falsi, è risultato essere clandestino in Italia. Lo stesso, infatti, non ha saputo fornire il permesso di soggiorno che infatti non è stato mai richiesto nonostante fosse arrivato in Italia dal 2008. Sottoposto a rilievi foto dattiloscopici, l’uomo è stato accompagnato presso l’ufficio stranieri della Questura di Latina ove è stato emesso decreto di espulsione dal territorio nazionale.
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