Nove ordinanze di custodia cautelare emesse per associazione a delinquere finalizzata alle truffe e al falso. E’ questo il primo bilancio dell’operazione “Paper Cars” che ha permesso di smantellare un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati di truffa in danno di compagnie assicuratrici e società finanziarie. Durata quattro mesi, condotta dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria insieme alle Sezioni di Polizia Stradale di Roma, Latina e Frosinone e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Latina Olimpia Monaco, l’indagine si è avvalsa di intercettazioni telefoniche, localizzazioni satellitatari, osservazioni e pedinamenti sul territorio durante i quali gli agenti operanti hanno proceduto a diversi sequestri di autoveicoli. Sono state eseguite 16 perquisizioni di locali, oltre al sequestro di dieci conti correnti bancari riconducibili al sodalizio e due autovetture oggetto di riciclaggio in uso agli esponenti del gruppo. Secondo le indagini, l’organizzazione “creava”, attraverso operazioni di falso materiale o ideologico, veicoli inesistenti, mai prodotti dalle case costruttrici o reperiva dati di veicoli circolanti in altri continenti. Una volta individuato il veicolo da far nascere, sempre appartenente a marchi prestigiosi quali Porsche, Bmw, Audi, Mercedes, il sodalizio disponeva una serie di false documentazioni idonee a ottenere l’immatricolazione dei veicoli in Italia. In particolare, per le immatricolazioni dirette al Belpaese, venivano utilizzati falsi certificati di omologazione, quasi esclusivamente di marca Bmw e Mercedes, mentre con altre modalità, per tramite di una agenzia di Pratiche Auto Tedesca, si facevano pervenire in Germania dei documenti di circolazione italiani quasi sempre rubati
in bianco in Italia e corredati da dati di fantasia al fine di ottenere una nazionalizzazione in Germania e documenti di immatricolazione originali tedeschi che venivano poi riportati in Italia e utilizzati per pratiche di nazionalizzazione. A questo punto, attraverso l’intervento di diverse società operanti nel settore della commercializzazione di autoveicoli, direttamente riconducibili al capo dell’organizzazione, e con la necessaria complicità di acquirenti compiacenti, si provvedeva a simulare degli acquisti, richiedendo alle principali società finanziarie di intervenire con finanziamenti ingenti, che venivano elargiti direttamente nelle casse delle società. Infine, dopo qualche mese di regolare pagamento, coloro i quali si erano prestati a risultare come intestatari dei finanziamenti provvedevano a denunciare falsamente il furto del mezzo allo scopo di interrompere i pagamenti, e il residuo del premio assicurativo. L’indagine ha consentito di individuare circa 50 presunti veicoli per cui l’iter criminale si è già perfezionato, con un illecito guadagno per l’organizzazione di oltre due milioni di euro in circa due anni di attività illecita. Nel corso delle operazioni di perquisizione tra le province di Roma e Latina, in cui sono stati impiegati sessanta agenti della Polizia di Stato, sono stati rinvenuti ulteriori veicoli industriali di provenienza illecita, attrezzature informatiche, software idonei alla creazione di falsa documentazione di circolazione. Inoltre, rinvenuti anche quantitativi di denaro contante in biglietti da 50 e 100 euro per un importo complessivo di oltre 10mila euro.
GLI ARRESTATI
B.F. nato a Latina il 29.07.1964
D.M. nato ad Aprilia (Lt) il 27.06.1962
C.R. nato a Casablanca (Marocco) il 20.01.1964
F.P.A. nato in Libia a Casablanca (Marocco) il 14.05.1953
T.F. nato a Roccasecca (Fr) il 10.11.1946
P.A. nato a Cisterna di Latina (Lt) il 10.05.1965
G.G. nato a Roma il 02.03.1957
U.R. nato a Sheffield (Gb) il 23.11.1963
B.B. nato a Latina il 29.01.1971