Nel corso di una complessa azione info-operatva, le Fiamme Gialle di Cassino hanno posto sotto sequestro decine di capsule contenenti una nuova potentissima droga sintetica.
Il sequestro è maturato nel corso di un controllo presso un negozio nella città Martire del gruppo franchising Alkemico, di un imprenditore di origini Formiane, che deteneva tale prodotto presumibilmente per la vendita.
Le Fiamme Gialle, su richiesta degli organi governativi e della Prefettura di Frosinone, erano alla ricerca di sostanze stupefacenti camuffate da incensi e profumatori d’ambiente, ultimamente molto in voga tra i giovani consumatori di sostanze stupefacenti.
Tali bastoncini d’incenso, che bruciano ed emettono un fumo aromatico esattamente come quelli legali, contengono però sostanze vietate dalla legge che agiscono sul sistema nervoso centrale.
Tali incensi non sono stati rinvenuti tra quelli in vendita, sebbene i militari, dalla documentazione contabile, ne abbiano accertato la vendita di enormi quantità ai clienti del Cassinate.
Tuttavia, l’attenzione dei finanzieri si è concentrata su una serie di altri prodotti, risultati sospetti agli occhi degli esperti investigatori antidroga.
Tra questi, sono state rinvenute le capsule oggetto di sequestro, contenute in confezioni che le celavano sotto la dicitura “fertilizzante per bonsai”.
Informata la locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, il Sostituto Procuratore Dott. Fabrizio Suriano ha immediatamente disposto la perizia tossicologica, eseguita dalla Dott.ssa Maria Chiara David, Tossicologo Forense dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Dalle analisi chimiche è emerso che le capsule contenevano una potentissima sostanza psicoattiva, derivato sintetico del Catinone ed analogo strutturale del Mefedrone, sostanza già vietata in Italia dallo scorso giugno.
Quest’ultimo è una molecola sintetizzata in laboratorio che agisce in maniera analoga al catinone, una molecola naturale presente nella pianta del Khat (Catha Edulis) ad azione stimolante. Può definirsi “parente stretto” della famiglia delle amfetamine, alla quale appartiene anche l’ecstasy. Si presenta sotto forma di polvere o di compresse e viene generalmente ingerito o sniffato.
Di solito viene sniffato come la cocaina. Può essere ingerito avvolto in involucri di carta o in capsule o compresse. Può essere fumato e in rari casi viene iniettato.
I rischi per la salute sono conseguenti alla iperstimolazione del sistema nervoso simpatico e sono soprattutto di ordine cardiovascolare o psichiatrico, non differiscono in sostanza da quanto può accadere con le amfetamine o la cocaina o l’ecstasy.
Dopo il suo uso il consumatore avverte euforia, loquacità, prontezza nella risposta, sentimenti di empatia; al pari possono comparire ansia, paranoia, agitazione, stati psicotici, ipertermia, tachicardia o aritmie, e convulsioni.
Naturalmente i rischi aumentano a dismisura nell’eventuale associazione con altre sostanze, evenienza tra l’altro molto probabile.
Il Mefedrone, analogo alla sostanza sequestrata, è noto per aver causato la morte di molti giovanissimi, e viene consumata soprattutto in occasione di rave-party.
Con il sequestro della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Frosinone, dunque, il panorama delle nuove droghe si arricchisce di un’altra pericolosissima sostanza di morte.
La sostanza, che attualmente non è considerata dalla legge come droga, verrà inserita nella tabella delle sostanze stupefacenti a breve, grazie al sequestro operato a Cassino.
A questo scopo, la Guardia di Finanza ha informato il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio – Dipartimento delle Politiche Antidroga dell’avvenuto sequestro.
Tuttavia, l’aspetto repressivo attuato dalle Forze di Polizia e dalla Magistratura non può costituire l’unica forma di contrasto alla diffusione delle “smart drugs”.
E’ infatti indispensabile che una responsabile politica di controllo dei minori e di diffusione di valori culturali positivi venga attuata soprattutto dalle famiglie, dal personale scolastico e dalle istituzioni sociali e religiose.
La Guardia di Finanza, pertanto, rivolge un appello ai genitori affinchè vi sia una particolare attenzione alle abitudini di vita dei figli, anche tenendo conto che le nuove droghe, spesso più potenti di quelle classiche, possono avere una presentazione esteriore che trae in inganno (es. contenitori o bustine per fertilizzanti). E’ auspicabile che le famiglie comunichino alle Forze di Polizia ogni situazione di sospetto.
La pericolosità e la penetrazione sociale delle nuove droghe deve essere assolutamente portata a conoscenza dei genitori, in considerazione del fatto che tutti i figli sono a rischio: come sostenuto pochi giorni fa da un esperto delle politiche antidroga, “siamo alla fine di un’ era: il drogato con la siringa e una vita ai margini, il colletto bianco abbronzato che viaggia in Suv, l’ alternativo ‘ da centro sociale’, il frequentatore di discoteche e rave sono immagini vecchie di 15 anni. Ed e’ superato anche il concetto di droga come bene di consumo o ‘ doping’ per reggere lo stress quotidiano. Il futuro e’ un altro e il mercato e’ pronto”.
Le Fiamme Gialle lavorano quotidianamente, insieme agli altri organi preposti, per debellare questo mercato e fare terra bruciata intorno agli spacciatori.
Il mefedrone e le altre droghe omologhe, che si stanno lentamente diffondendo in Italia, sono già tristemente nota nell’Europa del Nord ed in particolare nella Gran Bretagna, dove sono illegali dall’aprile 2010 e dove in un anno hanno già fatto trenta morti tra gli adolescenti.
Ora, la Guardia di Finanza ha scoperto una porta d’accesso per l’Italia, che è a Cassino.
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