Arresto per rapina pluriaggravata in concorso di persone eseguito a carico di S.H. di anni 21, S.R.P. di anni 33, B.H.S. di anni 37, S.A. di anni 24 tutti cittadini indiani, in danno di loro connazionale di anni 41. Il personale del Commissariato traeva in arresto i quattro stranieri per aver perpetrato, in concorso fra di loro, una rapina aggravata in danno di un connazionale, bracciante agricolo, rubandogli la somma di €uro 1300,00 circa.
L’attività criminosa aveva inizio presso l’abitazione della vittima ubicata nella centralissima Via Mameli, all’interno della quale, i malfattori si erano introdotti facendosi aprire la porta mediante un pretesto. Il malcapitato, una volta permesso l’accesso all’abitazione, veniva brutalmente malmenato fin quando i quattro non riuscivano a sottrargli il portafogli contenente gran parte dei suoi risparmi. Rapinata la somma di denaro, gli stranieri facevano perdere le loro tracce fuggendo nei vicoli del centro storico.
Un ulteriore cittadino indiano convivente col rapinato, rincasando in quel momento aveva notato i quattro fuggitivi, suoi conoscenti, ma, soltanto una volta nell’appartamento, constatava l’accaduto ed ha richiesto l’immediato intervento della Polizia di Stato mediante la sala operativa del 113.
Gli agenti giunti sul posto, soccorrevano il rapinato ancora disteso sanguinante sul pavimento della camera da letto completamente a soqquadro, acquisendo nel contempo le prime informazioni e diramando le ricerche dei responsabili.
Solo dopo tempestive ed accurate indagini era possibile individuare la non distante abitazione degli indiziati, all’interno della quale si decideva di fare irruzione per controllarne gli inquilini.
All’interno vi erano quattro indiani del tutto rispondenti alle descrizioni fornite, i quali, una volta accompagnati in commissariato ed ultimata l’identificazione della polizia scientifica, venivano riconosciuti dalla vittima nel frattempo dimessa dall’ospedale “San Giovanni di Dio” con prognosi di cinque giorni.
Schiaccianti le prove per dichiarare in arresto gli stranieri. Uno, il più feroce, presentava varie lesioni alle mani ancora sanguinanti; le perquisizioni hanno permesso il ritrovamento di due telefoni cellulari le cui utenze erano state precedentemente fornite dal testimone amico del rapinato.
I rilievi foto-dattiloscopici permettevano di appurare inoltre che tre dei quattro arrestati risultavano clandestini sul territorio nazionale ed uno dei quali veniva arrestato anche perché espulso dall’Italia ne aveva fatto rientro privo della speciale autorizzazione.
A coordinare leindagini, il Sostituto Procuratore di Latina, Dr.ssa Eleonora TORTORA, la quale disponeva la traduzione in carcere degli arrestati in attesa dell’udienza di convalida innanzi al Giudice per le indagini preliminari.
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