In questi giorni, è stata portata a termine dai Finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Formia, un’importante operazione a tutela degli interessi economici e finanziari dello Stato, sulla corretta applicazione della normativa sui prodotti petroliferi utilizzati a bordo delle Unità da diporto, Navi e Imbarcazioni di lusso di grandi dimensioni.
L’attenzione dei militari della Guardia di Finanza, si concentrava quindi verso una grossa imbarcazione da diporto a vela con motore ausiliario considerata di lusso, di circa 21 mt, battente bandiera italiana, con 4 persone di equipaggio e del valore di oltre 200.000 Euro, iscritta nei registri navali di Gaeta, per effettuare attività commerciali nella fattispecie locazione, che si riforniva nei porti italiani di carburante agevolato. Le indagini, quindi, venivano estese nei confronti della proprietaria dell’imbarcazione tale S.I. di anni 44 di Copenaghen (DK) e nei confronti di F.L. di anni 64 di origini sicule, Comandante della lussuosa imbarcazione .
A questo punto iniziavano gli accertamenti fiscali per risalire al reale utilizzo dell’imbarcazione, effettuando delicate e lunghe indagini per risalire ai rifornimenti di gasolio agevolato nei vari porti di approdo lungo le coste italiane.
E’ in questa fase che è scattata l’attività investigativa della Guardia di Finanza, giungendo così all’inevitabile epilogo delle indagini.
In particolare si è potuto riscontrare un divario consistente tra i contratti regolarmente stipulati per l’utilizzo dell’imbarcazione e il gasolio agevolato imbarcato.
Queste indagini consentivano ai militari di acquisire elementi di chiara evasione fiscale.
In particolare è stato riscontrato un utilizzo di circa 6.000 litri di carburante, utilizzato in sospensione di accisa, sottraendo così, alle casse dello Stato circa 3.500 euro di imposte dovute per l’accisa e per l’I.V.A. non assolta. I militari della Sezione Operativa Navale, con apposita informativa, denunciavano i due malcapitati per aver destinato ad usi diversi carburante soggetto ad accisa, inoltre gli stessi venivano denunciati per il reato di truffa previsto dall’Art. 640 c.p. e per il solo Comandante scattava altresì denuncia per aver dichiarato ai militari accertatori un domicilio presso il quale è risultato irreperibile.
L’impegno e la costanza evidenziata nella circostanza dai militari della Sezione Navale di Formia, nel voler andare in profondità alla materia, hanno portato ad accertare che l’imbarcazione veniva impiegata in parte ai fini commerciali ma, prevalentemente per uso personale, privato e ricreativo, usufruendo dell’acquisto del carburante agevolato, presso i vari distributori di gasolio, presentando loro regolare libretto di carburante tentando di indurre in errore gli organi dello Stato accertatori del tributo doganale.
Per prevenire e reprimere i comportamenti illeciti la Guardia di Finanza sviluppa mirate attività attraverso un dispositivo articolato su una componente statica, che garantisce la vigilanza fissa agli impianti di produzione di maggiore rilevanza, ed una dinamica che, utilizzando la peculiarità di polizia economico-finanziaria, assicura il controllo dei vari segmenti della filiera commerciale.
La Sezione Operativa Navale di Formia, non esclude azioni più repressive per arginare il fenomeno, chiedendo all’autorità giudiziaria di porre in essere tutte le misure applicabili quali il sequestro con la relativa confisca dei beni oggetto di contrabbando.
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