Dopo circa 5 ore e trenta minuti ore di camera consiglio è stato condannato a 26 anni di reclusione, con l’esclusione delle aggravanti, ed a 50mila euro ciascuno per le parti civili, Giovanni Morlando, il giovane formiano accusato insieme al complice Andrea Casciello – già condannato a 18 anni di detenzione-, di aver ucciso nel 2009, con oltre quaranta coltellate il diciottenne ballerino di Scauri Igor Franchini.
Il pm Raffaella Falcione durante la sua requisitoria aveva chiesto per l’imputato 30 anni di carcere, mentre la difesa la completa assoluzione. Morlando è stato accompagnato in carcere, dopo la lettura della sentenza.
Il criminologo Carmelo Lavorino in una nota alla stampa comunica che:
La sentenza di condanna di Giovanni Morlando è illogica, antiscientifica, non degna di uno Stato di alta civiltà giuridica; non è basata sul alcun indizio, grave, preciso e concordante; è uno schiaffo alla logica, alla scienza medico legale, alla criminalistica, alla criminologia, all’analisi della scena del crimine. Abbiamo dimostrato che Morlando aveva un alibi; che non aveva il tempo, il modo e il movente di uccidere Franchini; che non vi sono sue tracce sul luogo del crimine; che le celle telefoniche dimostrano la sua innocenza; che le accuse contro di lui (però assenti in aula, quindi inesistenti e invisibili) hanno il peso del due a briscola; che Franchini è stato ucciso dopo le ore 22,40 … il sonno della Regione genera Mostri: tanto è accaduto: il Mostro di un Innocente condannato.
In appello ribalteremo la sentenza di condanna perché il giudizio d’appello è freddo, analitico e basato soltanto sulla logica e non sulle emozioni o su altre debolezze del nostro sistema giudiziario di primo grado.
A volte il “libero convincimento” del Giudice e un po’ troppo libero, avulso da logiche, schemi e regole: questa condanna è l’esempio di un convincimento allegro e sonnacchioso.
Un innocente resterà in carcere ancora per un anno: questa è la nostra giustizia. Anche perché si crede sempre all’accusatore invisibile e gli Inquirenti hanno il difetto d’innamorarrsi della tesi, così dimenticando di essere Parte pubblica e non Parte privata.
Abbiamo detto a Giovanni Morlando ed ai suoi familiari di avere pazienza ancora per un anno e di sapere soffrire ancora: poi si vedrà in appello!
Ultimo pensiero: quando il PM non replica alla Difesa … perde e fa perdere molti punti alla credibilità di un processo!