La Provincia di Latina e la benemerita associazione di volontariato Centro Donna Lilith di Latina hanno organizzato un’importante occasione di riflessione sul fenomeno spregevole della violenza sulle donne; da non dimenticare tutte le donne uccise, quasi sempre da mariti e compagni, ma anche picchiate, stuprate e sottoposte a mutilazioni genitali. Da registrare che il Centro Donna Lilith onlus è un’associazione di volontariato fondata il 4 febbraio 1986, con sede in Latina e il nome che le fondatrici hanno scelto fa riferimento all’angelo Lilith, simbolo del rifiuto dell’autorità maschile contro la sessualità femminile, fulcro e ispirazione primari delle attività svolte e dei servizi offerti a donne in temporanea difficoltà. Nel 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha indicato nel 25 novembre la giornata in cui ci si mobilita, indossando un nastrino bianco sul bavero della giacca, contro quella che il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, ha definito “la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura, povertà o ricchezza. Fintanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace”. L’iniziativa congiunta del Centro Donna Lilith di Latina presieduta da Patrizia Amodio e della Provincia di Latina per volontà e impegno dell’assessore provinciale Eleonora Zangrillo, supportata dal presidente Armando Cusani, si pone la finalità generale di informare e sensibilizzare i cittadini e le cittadine e in particolare le giovani generazioni, sul fenomeno della violenza di genere, proponendo momenti di riflessione sugli aspetti sia quantitativi che qualitativi del fenomeno, e di conoscenza e di pubblicizzazione degli strumenti e delle strategie per prevenire e contrastare il fenomeno. In particolare l’iniziativa vuole collegare la storia passata, legata al cosiddetto “Processo del Circeo”, svoltosi presso il tribunale di Latina nel luglio del 1976 e conclusosi con la condanna all’ergastolo dei tre imputati con la pratica quotidiana che il Centro Donna Lilith svolge sul territorio provinciale nell’ambito dell’accoglienza e dell’ospitalità alle donne vittime di violenza infra ed extra familiare. Da quel processo emerse in tutto il paese la necessità di rivedere le norme che regolavano i processi per stupro e la necessità di impegnarsi non solo sugli episodi più eclatanti, ma sulle “piccole” violenze quotidiane nascoste tra le pareti domestiche. In particolare a dieci anni dal processo del Circeo alcune donne che vi parteciparono hanno dato vita al Centro Donna Lilith, associazione di volontariato attiva nel campo dei diritti delle donne e che gestisce dal 1991 un Centro Antiviolenza e dal 2003 la Casa Rifugio Emily, “spazi allo stesso tempo simbolici e concreti di libertà femminile.” Sono 130 milioni nel mondo le donne che hanno subito tali pratiche, diffuse in 28 paesi dell’Africa sub sahariana e in alcuni paesi asiatici e del Medio Oriente. Il problema riguarda anche 500.000 donne e ragazze in Europa: Amnesty stima che siano 180.000 le bambine residenti in Europa che rischiano di subire questa pratica. Parimenti aumentano i “femminicidi” in Italia e il primato è del Nord. Nel 2010 sono 115 le donne ammazzate, stando a un’indagine della Casa delle donne di Bologna, che definisce le vittime “donne uccise in quanto tali”. I femminicidi erano stati 101 nel 2006, 107 nel 2007, 112 nel 2008, 119 nel 2009. Responsabili i mariti nel 36% dei casi, i conviventi o i partner nel 18%, gli ex compagni nel 9%, i parenti nel 13%.; per lo più italiane le vittime (70,8%) e gli assassini (76%). Secondo l’indagine, dal 2006 al 2009 le donne uccise sono state 439. L’allarme si focalizza sulla violenza domestica, perché le relazioni familiari e tra i sessi risultano essere quelle più “rischiose” per la donna; la violenza si scatena quasi sempre quando le donne cercano di sottrarsi al tradizionale ruolo di sottomissione, quando vogliono porre fine a un rapporto o quando vogliono la separazione. La Provincia di Latina da parte sua è impegnata per sensibilizzare la società civile e tutte le istituzioni interessate a un reale impegno anti violenza sulle donne e sui minori e contro l’omofobia e, attraverso l’Assessore Provinciale Eleonora Zangrillo, ha sostenuto il Centro Donna Lilith nella realizzazione del progetto, proponendo un Incontro – Conferenza sul tema “La violenza contro le donne. Conoscere, prevenire, contrastare. Dalla presenza ai processi per stupro all’attività di accoglienza e ospitalità” che si terrà venerdì 21 gennaio 2011 con inizio alle 17.00 presso la Sala Convegni dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Enrico Fermi”, presente in Via Emanuele Filiberto 13 a Formia. Subito dopo, alle 19.00, sarà inaugurata nelle stupende sale della Torre di Mola, distante poche decine di metri, una Mostra documentaria che sarà aperta sino al 9 febbraio 2011.
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