ARSENICO NELL’ACQUA: CON UN’ASSEMBLEA PUBBLICA IL SINDACO DI CORI DA’ INIZIO ALLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE

Sulla base di quanto stabilito nella riunione di mercoledì mattina tra AcquaLatina, la segreteria tecnica dell’Ato 4, la Asl, l’Arpa Lazio ed i Comuni maggiormente interessati al problema potabilità, il Sindaco di Cori, Tommaso Conti, ha ufficialmente aperto, ieri sera, a Piazza Signina, la campagna di comunicazione ed informazione sull’arsenico nell’acqua, che fa seguito a quella del 18 dicembre scorso.
In attesa che il gestore dia inizio all’attuazione del piano di sensibilizzazione attraverso l’affissione di avvisi pubblici e la distribuzione di volantini, il primo cittadino corese ha indetto un’assemblea pubblica nel corso della quale ha fatto il punto della situazione.
Dall’analisi tecnica dell’elemento arsenico e della sua presenza nelle acque coresi, effettuata dal dott. Paolo Cimini, è emerso che, seppur potenzialmente dannoso l’arsenico, nelle quantità rilevate nelle nostre acque (intorno ai 23 microgrammi/litro) non arreca alcun rischio alla salute del cittadino, senza nulla togliere alla non potabilità delle acque, quale responsabile misura preventiva e non certo fonte di inutili allarmismi.
Dal canto suo l’Amministrazione Conti si è mossa fin dal 2008 al riguardo, riattivandosi immediatamente negli ultimi due mesi con richieste, accertamenti, prelievi ed analisi fino a giungere all’ordinanza precauzionale di non potabilità, importante perché allo stesso tempo vincolava e continua a vincolare anche AcquaLatina ad assumersi le proprie responsabilità.
Dopo che il Comune ha immediatamente rifornito le scuole con scorte di acqua imbottigliata, il soggetto gestore ha messo a disposizione della cittadinanza due autobotti, fino alla completa risoluzione del problema, procedendo all’installazione dell’unità fissa di dearsenizzazione presso l’acquedotto dell’ex Simbrivio.
Attivato il 23 dicembre l’impianto ha consentito la riduzione dell’arsenico sotto i 20 microgrammi/litro (17 secondo il Sian ASL LT, 13 secondo AcquaLatina), per scendere sotto i 10 entro il nuovo anno, secondo le previsioni di AcquaLatina, ragione per la quale l’ordinanza è stata ristretta alle imprese alimentari e alle famiglie con donne in gravidanza e/o bambini fino a tre anni di età.
Per maggiori informazioni sul sito istituzionale del Comune di Cori è possibile ripercorrere tutta la vicenda a partire dal 25 novembre, usufruendo dell’apposito link “Qualità delle acque”.
Nel frattempo attenzione alle truffe di chi tenta di vendere, porta a porta o a chiamata, dearsenizzatori da casa.
E per concludere un nuovo appello al gestore idrico: niente aumenti in bolletta per un’operazione dovuta, le previsioni o mancate previsioni contrattuali a volte dovrebbero lasciare spazio al buon senso.

Sulla base di quanto stabilito nella riunione di mercoledì mattina tra AcquaLatina, la segreteria tecnica dell’Ato 4, la Asl, l’Arpa Lazio ed i Comuni maggiormente interessati al problema potabilità, il Sindaco di Cori, Tommaso Conti, ha ufficialmente aperto, ieri sera, a Piazza Signina, la campagna di comunicazione ed informazione sull’arsenico nell’acqua, che fa seguito a quella del 18 dicembre scorso.


In attesa che il gestore dia inizio all’attuazione del piano di sensibilizzazione attraverso l’affissione di avvisi pubblici e la distribuzione di volantini, il primo cittadino corese ha indetto un’assemblea pubblica nel corso della quale ha fatto il punto della situazione.

Dall’analisi tecnica dell’elemento arsenico e della sua presenza nelle acque coresi, effettuata dal dott. Paolo Cimini, è emerso che, seppur potenzialmente dannoso l’arsenico, nelle quantità rilevate nelle nostre acque (intorno ai 23 microgrammi/litro) non arreca alcun rischio alla salute del cittadino, senza nulla togliere alla non potabilità delle acque, quale responsabile misura preventiva e non certo fonte di inutili allarmismi.

Dal canto suo l’Amministrazione Conti si è mossa fin dal 2008 al riguardo, riattivandosi immediatamente negli ultimi due mesi con richieste, accertamenti, prelievi ed analisi fino a giungere all’ordinanza precauzionale di non potabilità, importante perché allo stesso tempo vincolava e continua a vincolare anche AcquaLatina ad assumersi le proprie responsabilità.

Dopo che il Comune ha immediatamente rifornito le scuole con scorte di acqua imbottigliata, il soggetto gestore ha messo a disposizione della cittadinanza due autobotti, fino alla completa risoluzione del problema, procedendo all’installazione dell’unità fissa di dearsenizzazione presso l’acquedotto dell’ex Simbrivio.

Attivato il 23 dicembre l’impianto ha consentito la riduzione dell’arsenico sotto i 20 microgrammi/litro (17 secondo il Sian ASL LT, 13 secondo AcquaLatina), per scendere sotto i 10 entro il nuovo anno, secondo le previsioni di AcquaLatina, ragione per la quale l’ordinanza è stata ristretta alle imprese alimentari e alle famiglie con donne in gravidanza e/o bambini fino a tre anni di età.

Per maggiori informazioni sul sito istituzionale del Comune di Cori è possibile ripercorrere tutta la vicenda a partire dal 25 novembre, usufruendo dell’apposito link “Qualità delle acque”.

Nel frattempo attenzione alle truffe di chi tenta di vendere, porta a porta o a chiamata, dearsenizzatori da casa.

E per concludere un nuovo appello al gestore idrico: niente aumenti in bolletta per un’operazione dovuta, le previsioni o mancate previsioni contrattuali a volte dovrebbero lasciare spazio al buon senso.