Si è tenuta oggi la conferenza stampa nel corso della quale si è discusso il piano di intervento di Acqualatina S.p.A. in materia di arsenico, e le relative situazioni nei territori comunali gestiti.
«Mi preme sottolineare da subito che la popolazione può stare tranquilla: la situazione attuale non è affatto allarmante» ha precisato in apertura il presidente di Acqualatina S.p.A., avv. Giuseppe Addessi. «Abbiamo sentito l’esigenza di convocare questa conferenza proprio per chiarire la situazione. La mancata conoscenza della stessa ha creato troppo, ingiustificato allarmismo».
«Come dichiarato, tra gli altri, anche dall’Istituto Superiore di Sanità, con gli attuali valori di arsenico l’acqua è pienamente potabile, – ha aggiunto l’AD, Jean Michel Romano – le uniche limitazioni d’uso vanno riferite alle donne in stato di gravidanza e ai bambini al di sotto dei 3 anni di età che non possono bere acqua con valori di arsenico superiori ai 10 μG/L. Per queste utenze Acqualatina S.p.A. ha già provveduto a fornire acqua potabile con approvvigionamenti sostitutivi».
L’AD ha poi proseguito illustrando in grandi linee gli estremi normativi dettati dalla UE e dagli altri organi preposti, soffermandosi in particolar modo sulla definizione di “imprese alimentari”.
Si è passati poi ad illustrare il piano di interventi specifico, che il gestore ha presentato sin dal 2004 e che prevede investimenti per 6 M€ (a cui si aggiungono altri 2,7 M€ della Regione Lazio) di cui 3,7 già realizzati e in corso di realizzazione. Il piano iniziale, basato sulla deroga del 2009 della Regione Lazio, prevede l’abbattimento dei valori di arsenico sotto i 10 μG/L entro la fine del 2012, ad ogni modo è intenzione del gestore accelerare l’attuazione del piano con l’implementazione di soluzioni provvisorie che garantiranno un abbattimento dei valori di arsenico sotto i 10 μG/L già dalla prossima estate. Dal 2004 ad oggi, comunque, gli interventi attuati hanno permesso già a 32 dei 38 Comuni dell’ATO4 di avere livelli di arsenico nell’acqua inferiori ai 10 μG/L.
Il Direttore Tecnico, ing. Ennio Cima, ha poi illustrato nel dettaglio gli interventi previsti nel piano. «Sin dal 16 Dicembre scorso Acqualatina S.p.A. ha sopperito all’emergenza attivando un sistema di approvvigionamento sostitutivo tramite la consegna presso asili nido e scuole materne di distributori automatici di acqua potabile, nonché la predisposizione di autobotti posizionate presso i centri cittadini. Oltre ciò ha provveduto ad installare impianti di potabilizzazione dell’acqua nei Comuni di Cori e Cisterna di Latina, così da ridurre i valori tra i 10 μG/L e i 20 μG/L. Ci tengo a precisare che per tutti questi Comuni, ad oggi, i valori di arsenico sono compresi tra i 10 μG/L e i 20 μG/L, ad eccezione del quartiere San Valentino di Cisterna di Latina dove, comunque, sono in corso lavori. A breve, infatti, verrà acquistato un nuovo impianto di potabilizzazione dell’acqua della capacità di 90 l/sec da porre a servizio di Cisterna di Latina, All’attivazione di questo secondo impianto il livello di arsenico sarà portato al di sotto dei 10 μG/L previsti dalla normativa sia per il Comune di Cisterna che per il Comune di Cori, a servizio del quale sarà portato l’impianto attualmente ubicato presso il serbatoio Dante Alighieri. L’impianto attualmente a servizio di Cori verrà, invece, trasferito ad Aprilia Campoleone. Per i Comuni di Cisterna di Latina e Sermoneta è prevista, altresì, la costruzione di due nuove condotte che preleveranno rispettivamente acqua potabile dalla sorgente di Ninfa e dal campo pozzi di Via delle Vigne».
Nell’immediato, al fine di sopperire all’emergenza, infine, verranno posizionati impianti di potabilizzazione mobili a noleggio per Sermoneta, San Valentino e Campoleone; verrà anche avviata una capillare campagna informativa, concordata con gli Enti preposti, tramite sito Web aziendale, affissioni pubbliche, distribuzione di volantini, comunicazioni istituzionali ad Associazioni dei consumatori ed interlocutori istituzionali coinvolti, nonché un opuscolo allegato in bolletta.