Trafugati tre dei quattro stemmi civici del Comune di Cori in metallo, recanti il leone rampante, con cuore in rilievo, iscritto in uno scudo cuoriforme, che affrescano la fontana monumentale di Monte Pio, a Cori Monte.
Secondo studi dell’Archivio Storico Comunale, trattasi di un’effige che affonda le sue origini nel Medioevo e che nel corso dei secoli ha subito modifiche e trasformazioni, mai radicali, in funzione dell’evoluzione storica e politica di Cori.
La tradizione vuole che il leone sia un riferimento mitologico ad Ercole, di cui ne rappresenterebbe la forza, passato per Cori di ritorno dalla Spagna dove si era recato per “discacciar di qui Principi tiranni”; il cuore invece sarebbe un esplicito riferimento alla generosità dei corani.
Fatta costruire dal Sindaco Giovanni Maggi nel 1886-87 quando arrivò nel paese “l’acqua dalla fota”, insieme ad altre fontane monumentali che arricchiscono l’assetto urbanistico della città, la fonte di Monte Pio custodisce un grande valore storico, legato appunto all’arrivo dell’acqua corrente nel territorio comunale, voluto sancire dall’allora Amministrazione, non solo con i rubinetti nelle case, ma anche con le cannelle decorate nelle principali piazze coresi.
Oggi tuttavia è stato colpito soprattutto il valore affettivo che tutti i coresi nutrono nei confronti di questo fontanile in pietra calcare con una vasca centrale, un parallelepipedo al centro con quattro cannelle laterali, una palla con punta rivolta verso l’alto al vertice del prisma e appunto i quattro stemmi di Cori.
Unanime la condanna dell’Amministrazione comunale nei confronti di questo gesto dalla natura ancora incerta, dato che non si è riusciti a capire se trattasi di semplice atto di vandalismo o di un furto su commissione: nel primo caso non si capisce perché i due stranieri visti commettere il gesto intorno alle 4.00 abbiamo voluto deturpare il paesaggio ed offendere la dignità storico – affettiva della città e della comunità che li ospita; nel secondo sarà il caso di avvertire i soggetti interessati che quegli stemmi sono privi di valore commerciale.
Lo stemma originale lasciato dai trafugatori verrà ora utilizzato come calco per le copie che verranno rimesse al loro posto e poi custodito nel Museo della Città e del Territorio di Cori.
Ennesimo appello al buon senso civico a tutta la popolazione giunge da parte del primo cittadino Tommaso Conti: «si avvicina il Natale e siamo tutti indaffarati ad addobbare case, strade e piazze cittadine. Si deve contribuire a ciò anche evitando di spogliare il nostro paese degli splendidi “addobbi” storico – archeologici di cui è dotato da secoli.»
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