CORI: FURTI IN ANTICHE CHIESE

In appena 24 ore si è consumata a Cori un’altra notte di saccheggi: stavolta ad essere prese di mira due antiche chiese.
Ieri notte 2 persone, straniere a detta di alcuni testimoni che hanno assistito immobili alla scena, hanno spogliato il Fontanile di Monte Pio, a Cori Monte, nei pressi del Tempio D’Ercole, scardinando con martello e scalpello tre dei quattro stemmi civici incastonati ai lati del tronco centrale della fonte.
Neppure il tempo di riaprire gli occhi ed è giunta la comunicazione di altri due furti, stavolta vicino la casa comunale e nel centro storico di Cori Valle.
Prima la Chiesa di Sant’Oliva, nella quale gli ignoti sono entrati scavando un foro d’ingresso da un locale adiacente, trafugando un prezioso crocifisso ottocentesco ed un quadretto sacro.
Poca strada, tutta in discesa, ed hanno fatto irruzione nell’appena restaurata Chiesa di San Salvatore, vicino al Tempio dei Dioscuri (Castore e Polluce), portando via con sé una motosega ed un pc: ancora da capire, in questo secondo caso, da dove sono entrati.
Un mistero sembra avvolgere queste scorribande di cui, data la dinamica, non si riescono ancora a comprendere le finalità: i bersagli colpiti, l’entità del valore della refurtiva e la non facile piazzabilità sul mercato della stessa, stanno a metà strada tra il vandalismo e la commissione.
Dura condanna ancora una volta da parte dell’Amministrazione comunale: bisogna fermare assolutamente questi Lanzichenecchi prima che saccheggino tutte le nostre ricchezze storico – archeologiche e deturpino il nostro assetto urbanistico, seminando panico ed incertezza tra la popolazione, visto che contemporaneamente hanno preso di mira anche diverse cantine di privati.
Il Sindaco Tommaso Conti, ad oltranza, rinnova l’appello a tutti i responsabili delle Forze dell’Ordine affinché si proceda immediatamente ad intensificare i controlli sul territorio: occorre uno sforzo maggiore da parte di tutti quanti i soggetti interessati, già impegnatisi pubblicamente in merito; non si può delegare interamente la sicurezza dei cittadini al Comune e alla Polizia Locale, peraltro privi di competenze e risorse al riguardo.
Intanto una prima buona notizia, degna di nota per l’attaccamento dei coresi alla loro città, è che un privato cittadino corese si è fatto carico di coprire le spese dei calchi degli stemmi trafugati ieri notte che verranno poi incastonati nella Fontana di Monte Pio al posto degli originali.