Martedì prossimo sarà nominato il perito del Tribunale che effettuerà la verifica dei tempi di percorrenza dall’abitazione di Andrea Casciello, dove fu ucciso Igor Franchini, all’ospedale Dono Svizzero, dove Morlandò riferì di essersi fatto medicare in seguito a una caduta dal motorino. Rigettata, quindi, la richiesta avanzata dagli avvocati difensori Cardillo Cupo e Vincenzo di esperimento giudiziale che avrebbe visto l’intera Corte d’Assise recarsi a Formia, sarà un perito, accompagnato probabilmente dalle parti, a misurare i tempi e verificare l’alibi, apprentemente di ferro, di Morlando. Come peraltro sostenuto nell’udienza precedente anche dal criminologo di parte Carmelo Lavorino. Nella giornata di ieri, inoltre, è stato ascoltato il fratello maggiore, Alessandro Morlando, del presunto assassino, inzialmente coinvolto prima che la sua posizione fosse archiviata. Alessandro Morlando ha riferito alla Corte d’Assise di essersi recato verso le tre della sera dell’omicidio presso l’abitazione di Casciello. Qui, senza entrare nell’abitazione, avrebbe chiesto al fratello Giovanni la restituzione del motorino preso senza permesso alla fidanzata. «Giovanni mi mandò via – ha raccontato Alessandro – senza darmi molte spiegazioni e facendomi accompagnare a casa in auto da Andrea Buono». In auto poi, Buono, secondo quanto ha riferito Alessandro Morlando, gli avrebbe raccontato, genericamente, di un «gran casino combinato da Andrea Casciello» nella villetta di Santo Janni. Il giorno successivo sarebbe, quindi, ritornato presso l’abitazione accompagnato dal padre e avrebbe appreso che la sera precedente Igor si era presentato chiedendo al Casciello il pagamento di un debito di droga. Al diniego del Casciello, Igor avrebbe estratto una pistola causando così l’omicidio a cui avrebbe partecipato anche un’altra persona mai identificata dagli inquirenti, proveniente dall’hinterland napoletano e amica del ragazzo già condannato a 18 anni. E sarebbe proprio a causa di questa persona che, racconta Alessandro Morlando, Casciello avrebbe descritto come molto pericolosa, lui stesso nei giorni successivi all’omicidio, preferì dormire a casa dei Morlando.
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