Un distretto industriale turistico che vada da Capri a Ponza per rafforzare sul mercato internazionale dei viaggi l’offerta e accrescere la stagionalità delle imprese e l’occupazione giovanile delle medie-alte professionalità. é l’idea lanciata da Giuseppe Mazzella, segretario dell’osservatorio sui fenomeni socio – economici dell’isola di Ischia, sostenuta, tra gli altri, dall’assessore al demanio del Comune di Ponza Franco Schiano. «Lo spezzettamento amministrativo in undici Comuni, due Province e due Regioni – spiega Mazzella – non favorisce un simile progetto. Due differenti legislazioni regionali, infatti, non permettono una promozione internazionale unitaria con diversi “pacchetti” da vendere nelle Fiere internazionali. Inoltre – spieha – un altro motivo ostativo del progetto è determinato dalla mancanza di collegamenti marittimi fra le isole e quindi anche i legami antropologici e culturali fra le isole si allentano incessantemente». Argomenta Mazzella: «Abbiamo verificato – sia a Ponza che a Ventotene – che le isole hanno problemi comuni incominciando dalla fragilità delle loro coste e che la pianificazione territoriale, unita alla programmazione economica, che non sia mero vincolismo assoluto, rappresentano politiche indispensabili ed ormai ineludibili. Del resto la pianificazione territoriale non può partire dal mare senza essere stata attuata in modo praticabile a terra. Le Riserve Marine – come quella di Ventotene e adesso quella di Ischia e Procida – si sono rivelate strumenti vincolistici esasperati nello stesso tempo in cui i poteri pubblici, per accrescere lo sviluppo economico e quello sociale, hanno attuato la più ampia “liberalizzazione” dell’economia di mercato». E qui la proposta perchè «In attesa di nuovi strumenti di potere locale o di una riorganizzazione delle Autonomie di cui soprattutto a Ischia si parla da anni forse è tempo di un processo spontaneo di concertazione istituzionale che nasca dai Comuni con conferenze programmatiche di amministratori e di altri attori sociali per attuare insieme provvedimenti immediati di interesse comune nelle rispettive competenze e anche di chiedere e ottenere dai poteri superiori quanto non può essere rinviato». Inoltre: «Oltre l’ organizzazione istituzionale – prosegue Mazzella – emerge la necessità di una classe dirigente della politica e dell’economia che sappia affrontare i nuovi scenari della globalizzazione e del “mercatismo” del turismo giunto ad una concorrenza esasperata con soggiorni last – minute all’infinito ribasso che distruggono soprattutto la piccola impresa. Ci pare di aver capito – dai nostri viaggi a Ponza ed a Ventotene – che l’unità fa la forza e sarà un futuro grigio, o addirittura nero, se non attuiamo una solidarietà concreta fra le classi dirigenti delle nostre isole – Ischia, l’“isola Verde“, Capri, l’“isola Azzurra”, Ponza, l’“isola Lunata”, Procida, l’“isola di Arturo” e Ventotene , l’“isola di Altiero” – che hanno tutte una bella ed entusiasmante storia».
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