Ieri mattina nelle aule del tribunale di Latina, sezione distaccata di Gaeta, si è tenuta un’udienza del processo per maltrattamenti in famiglia a carico di Margherita Salice, madre di Igor Franchini, il ballerino di Scauri ucciso a Formia con 40 coltellate nel gennaio del 2009. Il processo fa seguito di una denuncia sporta nei confronti della madre proprio dal figlio Igor nel 2005. La Salice fuori dalle aule ha raccontato: «Dopo 15 anni di assenza, il padre naturale di Igor ha pensato bene di farsi vivo con il figlio che non sapeva nemmeno della sua esistenza, probabilmente sconvolgendone l’equilibrio. Da quel momento sono cominciati i contrasti tra di noi, sul mio modo di educarlo e di consigliarlo nelle scelte della sua vita. Quando nel 2005 Igor non ha fatto rientro a casa per due giorni, sono stata costretta a fare denuncia di scomparsa. I carabinieri hanno rintracciato mio figlio nell’abitazione del padre. A quel punto Igor mi ha denunciato per i maltrattamenti che avrei perpetrato verso di lui». Si fa triste il volto di Margherita. «Igor – continua la Salice – forse non era contento del mio consiglio di frequentare il liceo classico dopo la vittoria in un concorso di poesia, ma una madre che si sente dire dal figlio di voler fare il ballerino, ha paura che la cosa possa risolversi in un capriccio e pensa alla sua cultura, al suo futuro». Ieri mattina dovevano essere sentiti dinanzi al giudice Rosanna Brancaccio e al pm Fabio Mascetti, i testimoni della difesa e dell’accusa, ma vista la mancanza di entrambi, il giudice ha rinviato alla prossima udienza che si terrà il 25 febbraio in cui verrà citato anche un amico e coetaneo di Igor, come richiesto da Margherita Salice attraverso il suo avvocato Gianfranco Mallardo. Intanto, il due novembre è prevista presso la Corte d’Assise di Latina, una nuova udienza del processo nei confronti di Giovanni Morlando, presunto assassino del giovane ballerino.
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