TUTELA E CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO. DA MONTE D’ARGENTO AL FIUME GARIGLIANO

Si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di Minturno il convegno Tutela e conservazione del paesaggio. Da Monte d’Argento alla foce del fiume Garigliano, organizzato dal Consiglio Regionale del Lazio di Italia Nostra, in collaborazione con la sezione locale del Golfo di Gaeta, e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Minturno. L’appuntamento è rientrato nella campagna “Paesaggi Sensibili”, organizzato a livello nazionale dall’associazione; giunto alla terza edizione, quest’anno ha avuto per tema i “Paesaggi di Costa”.
Altissimo il livello dei relatori presenti, coordinati dal Presidente Regionale, Cesare Crova, e da quello locale, Grazia Sotis, a partire dal Presidente Nazionale di Italia Nostra, Alessandra Mottola Molfino, che ha evidenziato la necessità di proteggere il Paesaggio italiano: “Vogliamo sensibilizzare le istituzioni, le amministrazioni centrali e locali, la popolazione e quanti hanno a cuore la bellezza e il valore del territorio italiano – ha dichiarato la Presidente – a impegnarsi a salvare il loro paesaggio, a difendere il territorio in quanto bene comune, diritto di tutti e in particolare delle future generazioni. Il paesaggio è il volto della patria: un volto sfigurato dalla rapina di pochi egoisti speculatori contro l’interesse e il bene comune”. L’intervento ha trovato concorde il Sindaco, Aristide Galasso, che ha rimarcato l’impegno dell’Amministrazione di Minturno su questo aspetto. È seguito Roberto Rotasso, Responsabile del Servizio Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell’Ente Parco Regionale della Riviera di Ulisse che ha illustrato la situazione attuale in cui versa l’area, caratterizzata da un fenomeno diffuso di edilizia spontanea, e dell’ipotesi di delocalizzarla al fine di poter valorizzare con interventi appropriati il territorio, che comprende due importanti giacimenti culturali: l’area di Monte d’Argento e quella archeologica di Minturnae. Non ha tralasciato di evidenziare lo stato delle coste, erose dal moto ondoso marino, e di problemi di natura geologica che hanno prodotto alcune falesie. Lo sforzo dell’Amministrazione, in sinergia con il Parco della Riviera di Ulisse, sarà quella di ampliare l’Area Sensibile del Golfo di Gaeta, istituita nel gennaio 2010, estendendola fino alla foce del Garigliano e di promuovere l’istituzione del Monumento Naturale del Monte d’Argento, ipotizzandone la gestione da parte dell’Ente. La necessità di valorizzare il territorio, attraverso la stretta collaborazione degli Enti e delle Associazioni, ognuno per le proprie competenza, è stata evidenziata da Cosmo Mitrano, Commissario dell’Ente Parco Regionale della Riviera di Ulisse, e Roberto Lepone, vice Sindaco di Minturno, che hanno auspicato in questo senso l’aiuto di Italia Nostra. Di rilievo gli interventi dei rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: Paola Torre, del Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” di Roma, direttrice degli scavi nel Castrum Argenti, ha presentato una sintesi dei dieci anni di lavori condotti nel sito, realizzati in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per il Lazio, luogo caratterizzato da un lungo periodo di frequentazione, che va dall’età protostorica al XVII secolo, di Paolo Zannella, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Lazio, che ha rimarcato la necessità di tutela attraverso l’imposizione dei vincolo, previsti dal Codice dei Bei Culturali, strumento che porta anche benefici economici ai proprietari, e, soprattutto, l’intervento di Laura Moro, Direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del MiBAC, che ha riscosso grande interesse da parte dei presenti. Esperta nella tutela del paesaggio, ha precisato che il territorio è già protetto paesaggisticamente, con le diverse leggi in materia, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso; questi sono strumenti di tutela che però dovrebbero essere accompagnati da un’adeguata pianificazione a monte che dia loro valore, inserendo delle prescrizioni nelle norme. Solo così la conservazione e la valorizzazione del paesaggio sarà realmente efficace.