Tredici giorni senza cibo. Bevendo solo acqua. Meno sei chili. Mario Piccolino non demorde da suo “sciopero della fame contro l’illegalità diffusa a Formia”. E’ capace anche di scherzarci su il legale formiano, «Almeno non devo più assumere pillole per la pressione», eppure non molla nonostante sul suo viso sia evidente lo sforzo. Ieri ha anche avuto un cedimento nel suo ufficio. Nulla ancora di grave ma i segni si vedono. «Andrò avanti a oltranza – afferma senza paura -. Prima o poi dal Comune dovranno ascoltarmi. E anche alla Procura, quando sarò convocato, racconterò molto di questa città dove, ormai, regna l’illegalità».
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