«Non ho ucciso Igor Franchini», ha detto in Corte d’Assise Giovanni Emanuele Morlando addossando ogni responsabilità all’ormai ex amico Andrea Casciello già condannato a 18 anni per il delitto del ballerino scaurese compiuto in un villino di Santo Janni a Formia. Un’ora circa è durata la deposizione dell’imputato. Morlando ha risposto alle domande del P.M. Emanuela Falcione e del presidente della corte De Angelis raccontando che quella sera era in ospedale perché era caduto dal motorino facendosi male alla mano. «Quando sono arrivato nella casa – ha raccontato Morlando – il corpo di Igor era già a terra in cucina, ma non ho visto i coltelli». Morlando ha detto che sarebbe stato Casciello a costringerlo ad aiutarlo a dare fuoco al cadavere dopo aver pulito la casa del delitto. Nessuno dei 15 teste della difesa si è presentato all’udienza. Nemmeno il padre e il fratello tanto da far apparire irritato lo stesso presidente della Corte d’Assise. Il 5, 12 e 26 ottobre sono previste le prossime udienze prima della conclusione. A incastare il giovane Morlando resta quella ferita alla mano che l’imputato dice di essersi procurato cadendo dal motorino ma che il pm Setacci ha giudicato compatibile con una ferita procurata da un’arma da taglio.
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