Nella mattinata di ieri il prof. Franco Purini ha relazionato al sindaco, al presidente del consiglio comunale, agli assessori e consiglieri comunali di maggioranza sulle ipotesi preliminari del nuovo Piano Regolatore. Una disanima sul lavoro predisposto sui principali punti interpretativi della città, con riferimento al modello morfologico e strutturale del territorio, situazione economica e demografica, il water-front, il sistema costiero stratificato, il mare e le risorse montane, i nodi metropolitani per i collegamenti con le città limitrofe. Per il professore – incaricato di redigere lo strumento urbanistico – rimane strategico qualificare gli interventi in segmenti : città di sport, strutture terziarie avanzate, attività culturali e ricettive, edilizia sociale, risorse naturali e parchi, recupero delle aree archeologiche, aree agricole. Il futuro – ha sostenuto Purini – è fare di Formia una città della cultura con il recupero di ville storiche e percorsi per attrarre un turismo colto. Uscire da una logica di turismo familiare per approdare a mete più ambiziose e competitive in modo da arricchire l’offerta e recuperare il mercato del turismo culturale. Un discorso a parte merita il water-front, riuscire a collegare in una soluzione unitaria le aree di Vindicio-il Porto e Mola, allo stato attuale ritenuti pezzi diversi e scollegati tra di loro. “ Sono pronto a dialogare e confrontarmi – sostiene il professore – per quanto concerne l’integrazione degli interventi di piano sulle tre principali opzioni private: Salid, D’Agostino e Porto considerate operazioni dentro il piano a tutela dell’interesse pubblico. A conclusione del suo lungo intervento illustrativo l’arch. Purini ha annunciato che il piano sarà accompagnato da progetti campioni. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Forte sul lavoro relazionato da Purini: “ Ci stiamo muovendo nel rispetto dei tempi, il professore ci ha anticipato in linea generale l’impianto dello strumento urbanistico su cui a settembre apriremo il dibattito con tutte le forze politiche, sociali ed economiche della città. Sarà un piano trasparente che coniuga lo sviluppo con i servizi, il turismo con le attività produttive, il mare con la montagna, la cultura con il sociale. Un piano attrezzato e sostenibile che rivaluta i borghi, le aree periferiche, il centro storico, le tradizioni e l’identità storica di una comunità”.
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