Si è svolta ieri mattina, presso la Prefettura di Latina, una riunione per il Tribunale di Gaeta convocata dal Prefetto D’Acunto su sollecitazione del Sindaco di Gaeta Antonio Raimondi. Hanno partecipato, oltre al Sindaco e al Prefetto, il presidente del Tribunale di Latina Cerasoli, accompagnato dalla dottoressa Battaglia, il questore D’Angelo e i Carabinieri di Latina e Gaeta.
Il Sindaco Raimondi si è detto disponibile a ripristinare il servizio di security visto che questo può agevolare l’amministrazione della giustizia. Una posizione, quella del Sindaco, coerente con l’emendamento votato all’unanimità durante il Consiglio Comunale di sabato proprio su questo argomento.
Durante la riunione, il Sindaco ha messo in evidenza, ancora una volta, il ritardo del Ministero della Giustizia “che non si rende conto che i costi per il Comune sono aumentati considerevolmente da quando il Tribunale nel 2007 è passato dall’interno del Palazzo Comunale ad una vera e propria sede – spiega Raimondi – Tra i costi maggiori c’è la sicurezza, anche se non si sa ancora con certezza se i Comuni, a cui è affidata la custodia del Palazzo di Giustizia, sono tenuti a sostenerlo. In ogni caso si è raggiunto l’accordo che, nel frattempo, si procederà ad una nuova gara d’appalto per la vigilanza attraverso la rimodulazione del servizio nell’ottica di un possibile e doveroso risparmio rispetto ai 170mila euro annui pagati attualmente: sia i Carabinieri che la Polizia di Stato hanno dato la loro disponibilità ad essere presenti in caso di processi delicati (come già da predisposizione di legge), mentre il Prefetto prenderà contatti anche con la Guardia di Finanza per ricevere una eventuale loro disponibilità”.
“Mi fa piacere che si siano percepite le difficoltà dei presenti alla riunione. Tutti, purtroppo, siamo vessati da politiche di ristrettezza economica che colpiscono gli enti locali, le forze di polizia e il ministero della Giustizia. Se il Comune di Gaeta ha fatto questa mossa è perché ha un limite degli anticipi di cassa per il 2010 fissato a 5,8 milioni e sostenere un peso di 1,5 milioni di mancati rimborsi ministeriali diventa sempre più difficile. Il Sindaco di una città deve tutelare i propri cittadini anche attraverso politiche di prudenza economica e finanziaria. Allo stesso tempo siamo consapevoli del prestigio di avere nella propria città un tribunale, ma questo non può mai andare a discapito degli interessi della collettività cittadina. Siamo disponibili a fare la nostra parte per garantire il funzionamento della sede di Gaeta che, come ha affermato il presidente Cerasoli, è un distaccamento molto importante perché tratta un gran numero di processi civili e penali – dichiara il Sindaco – Detto ciò, il Comune spera che anche gli altri soggetti, e su questo posso stare tranquillo, facciano la propria parte. Abbiamo dimostrato che con la buona volontà e con la predisposizione alla collaborazione sinergica si possono raggiungere risultati importanti. Ringrazio il Prefetto D’Acunto per aver convocato questo incontro e per aver svolto egregiamente un ruolo di mediazione tra i diversi soggetti coinvolti”.