DISTRIBUTORI DI BIONDE FUORI LEGGE, 26 RIVENDITE DI TABACCHI DENUNCIATE

distributore_sicuro_guardia_finanza-400x300Negli ultimi giorni sono state sottoposte a controllo circa 60 tabaccherie, rivendite e patentini, dai militari della Compagnia di Latina, diretti e coordinati dal T.Col. Giuseppe BIANCA, per contrastare il diffuso mal costume di una “distratta” applicazione e di un blando rispetto della tutela della salute pubblica, con particolare riferimento alle disposizioni sul fumo c.d.  “salva minori” ( legge nr. 24/12/1934 nr. 2316 e successive disposizioni) .

Le attività delle Fiamme Gialle di Latina hanno consentito di rilevare che il 50% di distributori automatici di sigarette presenti sul territorio non sono in linea con la normativa antifumo. I distributori automatici fanno prelevare le “bionde” senza le necessarie formalità preliminari quale la verifica dell’età attraverso l’inserimento di una tessera magnetica riportante i dati anagrafici, rilasciata dalla pubblica amministrazione quali il codice fiscale, tessera sanitaria, nuova carta di identità.


Molti i tabaccai che “dribblano” le disposizioni. Da una certa ora della sera ad una certa ora del mattino, mediante appositi timer e/o interruttori, nei giorni feriali e per tutto il giorno festivo, il prelievo è senza limiti o barriere, niente formalità, in barba all’esigenza, sentita, della collettività di tutelare il diritto alla salute dei minori.

In alcuni casi il tabaccaio, controllato al mattino con esito regolare (avendo il distributore una rigida taratura per quel che attiene alla rilevazione dell’età del consumatore), la notte, dopo le ore 21,00,  ha tenuto un comportamento più “permissivo”(visto che non veniva richiesto alcun documento).
Pertanto il medesimo esercente è stato nuovamente verbalizzato (questa volta con esito irregolare) con la conseguente segnalazione ai Monopoli di Stato.

I militari del Nucleo Mobile della Compagnia di Latina, in relazione a tale consueta prassi da parte di alcuni tabaccai,  hanno eseguito i controlli,  prevalentemente, lo scorso fine settimana e le successive due notti rilevando le anomalie che erano già emerse dalla pregressa attività di ricerca informativa.

L’attività di servizio e le dichiarazioni rese dagli esercenti hanno fatto emergere che vi sono in ballo grossi interessi sia per i costi di adeguamento degli apparecchi (alcuni costano circa 20.000 euro) sia per i mancati cospicui introiti dovuti alle barriere normative.

Sono ormai note le statistiche riferite agli adolescenti italiani, dei quali i maschi per il 32% e per il 21% le ragazze sono già accaniti fumatori, a nulla rilevando le funeste statistiche relativi ai 18.000 morti all’anno per patologie riconducibili al fumo.

Si rende necessario, quindi, adottare ogni opportuna cautela atta ad interdire o quantomeno a limitare l’approvvigionamento di tabacchi da parte dei più giovani.

Ai tabaccai cui è stata contestata la violazione, sarà irrogata la sanzione da parte dell’Ispettorato dei Monopoli di Stato, che al raggiungimento della terza violazione può revocare la licenza di gestione della rivendita.

I controlli sono stati eseguiti nei comuni di:  CISTERNA – CORI – MAENZA – LATINA – PRIVERNO- PROSSEDI – ROCCAGORGA -SABAUDIA – SAN FELICE CIRCEO – SERMONETA –  SEZZE – SONNINO.  L’incidenza di irregolarità è pressoché identica per tutti i comuni in considerazione della quantità di rivendite presenti sul territorio.

Nel corso dei controlli, all’interno degli apparecchi e/o sopra di essi, sono stati ritrovati ed acquisiti nr. 32 documenti (tessere sanitarie,codici fiscali, patenti di guida , carte di credito, carte di identità ……) dimenticati da sprovveduti e sbadati fumatori che dopo aver prelevato l’agognato prodotto hanno “smarrito” il loro documento. Forse avranno qualche difficoltà nei successivi prelievi non avendo il documento o forse cercheranno uno dei tanti apparecchi  non in linea con la normativa vigente, fintanto che ce ne saranno in giro.