Sono stati presentati i progetti esecutivi e immediatamente cantierabili di “messa in sicurezza” dell’intero percorso della Via Francigena, riguardante il tratto del territorio pontino che va da Latina fino al Garigliano.
Si tratta, afferma l’assessore Silvio D’Arco, di un grande itinerario turistico – culturale di valenza internazionale riconosciuto ed approvato dal Consiglio dell’Unione Europea.
Il percorso della Via Francigena a sud di Roma, continua D’Arco, attraversa longitudinalmente l’intero territorio provinciale, che passa dai Monti Lepini e costeggia l’intera antica Via Appia; da Latina a Minturno, fino a congiungersi con il Garigliano nei pressi di Suio Terme a Castelforte.
I progetti di “messa in sicurezza” finanziati dalla Regione Lazio per circa 2 milioni di euro, costituiscono una straordinaria opportunità per promuovere l’insieme delle risorse storiche, culturali ed ambientali del nostro territorio, anche ai fini dello sviluppo economico e turistico.
Questa importante iniziativa si è potuta concretizzare grazie alle sinergie istituzionali messe in campo a livello territoriale, tra le quattro Aree Integrate riconosciute in provincia di Latina ai sensi della Legge 40/99, costituite da Latina Tellus, Monti Ausoni, Monti Lepini, Monti Aurunci – Le Città del Golfo e Isole Pontine.
Accanto ai progetti di “messa in sicurezza”, gli Enti Capofila delle Aree Integrate, con il coordinamento della Provincia, stanno elaborando anche un Piano di Valorizzazione e di Promozione Integrata, interessante l’intero tracciato provinciale.
Attorno a questo progetto occorre, sottolinea D’Arco, attrarre l’interesse degli operatori economici e coinvolgere pienamente tutti i Comuni interessati e le associazioni culturali operanti in provincia di Latina.
Il percorso della Via Francigena Sud ed il relativo Piano di Valorizzazione in via di definizione da parte dell’Università degli Studi di Cassino, saranno presentati in un apposito convegno che sarà organizzato a Monte San Biagio nel prossimo mese di luglio e che vedrà la partecipazione attiva di tutte le Istituzioni interessate: Regione, Provincia, Comuni, Comunità Montane ed Aree di Programmazione Integrata (A.P.I.)
Questo progetto di grande valenza sia spirituale che culturale, può e deve rappresentare un ulteriore elemento di qualificazione e di attrazione turistica, anche ai fini dello sviluppo economico del territorio provinciale.
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