I carabinieri del NAS di Latina, a conclusione di un’attività di indagine denominata “Super KIWI”, hanno eseguito 4 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di tre cittadini di Cisterna di Latina ed a uno Straniero, ritenuti responsabili di aver costituito un associazione a delinquere finalizzata alla importazione illegale dalla Cina di un agrofarmaco contraffatto all’origine, di cui il Ministero della Salute ne ha vietato la vendita a causa della pericolosità accertata per gli utilizzatori (irritazione della pelle, nausea, vomito, ecc.) ed alla contraffazione in loco di un secondo agrofarmaco di libera vendita, preparato in laboratori clandestini, con attrezzature artigianali e giudicato alle analisi di laboratorio, effettuate dall’ARPA di Latina, pericoloso per la salute pubblica in quanto contenente concentrazioni vietate di un principio attivo ad effetto ormonale anch’esso di importazione cinese. Entrambi gli agrofarmaci contraffatti erano destinati al mercato dei trattamenti clandestini delle colture di kiwi di tutta Italia, in, in modo prevalente in quelle Agro Pontino cui l’unione Europea, nel 2004, ha riconosciuto il marchio di qualità “IGP Kiwi Latina” con il fine, rispettivamente, di favorire la maturazione dei frutti e garantire un effetto “anabolizzante “ sugli stessi.
Nell’ambito della medesima indagine, avviata nel mese di febbraio 2009, sono stati denunciati per il reato di ricettazione altri 47 titolari di aziende agricole situate nelle province di Cuneo, Treviso, Verona, Ravenna, Roma e Reggio Calabria, a cui sono stati sequestrati, nel corso di 27 perquisizioni, svariati quantitativi dei prodotti, acquistati dall’organizzazione, pronti per essere impiegati sulle colture di kiwi.
Sono stati, inoltre, sequestrati: il laboratorio clandestino con tutte le rudimentali attrezzature impiegate; circa 9kg di principio attivo residuato dall’ultimo “carico” dalla Cina importato sotto falsa denominazione; 250 etichette contraffatte; 1500 bottiglie in plastica vuote, pronte per il confezionamento.
Le indagini svolte, coordinate dal sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Latina, dott. Giuseppe

MILIANO, hanno consentito di disarticolare il sodalizio criminoso che è risultato essere attivo da svariati anni e godere di radicata fiducia da parte degli agricoltori locali e nazionali.
Numerosi e consolidati i canali commerciali, “paralleli” a quelli ufficiali, clandestinamente realizzati, sia per l’importazione dei prodotti dalla Cina, sia per il loro smercio sull’intero territorio nazionale.
I due principali responsabili, un ex dipendente di una nota azienda del Nord Italia, operante da lungo tempo nel settore ed in possesso di approfondite competenze tecnico-scientifiche, ed il titolare di una nota attività commerciale, con sede ad Aprilia e svariati rapporti commerciali su tutto il territorio nazionale, sfruttavano un efficiente ripartizione dei ruoli in seno all’organizzazione per realizzare una sicura importazione dalla Cina, dichiarando sotto altra categoria le sostanze, contraffare gli agrofarmaci con le suddette modalità, sfruttando anche la copertura di locali immersi nelle piantagioni di kiwi; smerciare i prodotti contraffatti , recapitando gli stessi a domicili; e perfino effettuare agli acquirenti la “consulenza” agronomica continuativa sulle corrette modalità d’impiego.
Notevoli le “movimentazioni” stimate. In un anno è stata accertata l’importazione di 186.000kg di agrofarmaco contraffatto che, rivenduto sul mercato clandestino a circa 7euro/litro, ha reso illegalmente ai responsabili circa 1.302.000 euro.
Le misure coercitive, disposte dal GIP del tribunale di Latina, sono state eseguite a Cisterna di Latina ed Aprilia.