SAN FELICE CIRCEO: I CINQUE FUCILATI DEL BORGO, LA CERIMONIA

vittorio-vagnozzicesare-cascarinigiuseppe-galloLa comunità di Montenero domenica 2 maggio ricorda l’eccidio di cinque cittadini del Borgo uccisi barbaramente dai nazisti il 4 maggio del 1944. E’ il 66° anniversario di uno degli  episodi più drammatici che si verificarono sul territorio pontino durante la seconda guerra mondiale. Cesare Cascarini di 57 anni, Francesco Benvenuti (39), Bernardo Savelli (23), Giuseppe Gallo (38) e Vittorio Vagnozzi (23): questi i nomi delle vittime che quel giorno caddero sotto i colpi delle mitragliatrici tedesche.
Il ricordo di quella tragica giornata rivive ogni anno nel ricordo dei parenti e dei cittadini del Borgo con una cerimonia curata dalla locale sezione dei Combattenti e Reduci presieduta da Luigi Ferraioli in collaborazione con le sezioni combattentistiche e d’arma locali e territoriali.
La commemorazione dei caduti avrà luogo alle 09:45 con il raduno in piazza 4 Ottobre. Alle 10:00 don Massimo Capitani celebrerà la Santa messa nella parrocchia San Francesco d’Assisi, alle 10:45 sarà deposta una corona dei fiori al Cippo dei caduti. Alla cerimonia parteciperanno gli amministratori dei Comuni di San Felice Circeo e Terracina con i rispettivi gonfaloni, il presidente regionale della sezione Combattenti e reduci Luigi Casalvieri, e le autorità civili, militari e religiose. Oltre ai parenti alle vittime, sarà presente Ennio Nesti, un cittadino di San Felice che fu testimone diretto della fucilazione dei cinque sventurati.
Quella mattina del 4 maggio, dopo essere stati catturati durante un rastrellamento, le vittime furono condotte insieme ad altri compagni nel campo sportivo del Borgo, a poca distanza dalla chiesa. Qui furono allineati a un plotone d’esecuzione e fucilati davanti agli occhi inorriditi dei propri familiari. Soltanto il coraggioso intervento di don Giuseppe Capitanio permise di salvare la vita ad altre persone che erano cadute nelle mani dei tedeschi.