BABY GANG IN ROSA, 15ENNE A CAPO DI UNA BANDA

giovaniA seguito di segnalazioni pervenute in via anonima circa presunti episodi di bullismo che erano soliti verificarsi il sabato sera, il personale dell’Ufficio P.G.S.P. ha svolto mirati servizi ed accertamenti presso  Piazza  San Marco, luogo di aggregazione di giovani di età compresa fra i 15 ed i 18/ 20 anni.
Il luogo interessato agli episodi è frequentato da molti studenti delle scuole superiori che, per il fine settimana, si danno appuntamento per i consueti riti adolescenziali: scherzi fra amici, corteggiamento, tutto ciò che è tipico fare a quell’età.
Effettivamente, è stato verificato che da qualche tempo a questa parte questi momenti di aggregazione vengono disturbati da un gruppo di adolescenti, capeggiati da una giovanissima leader che considerano Piazza San Marco come proprio territorio.
All’inizio piccoli soprusi, bastava a uno sguardo di troppo ad  un maschio del gruppo di bulli per  far scattare la collera ingiustificata delle ragazze, qualche parolaccia, uno spintone, ma niente di più.
Ultimamente, però, le prepotenze si sono fatte più pesanti, come anonimamente denunciato alla Questura di Latina da parte di alcuni adolescenti vittime dei soprusi.
Immediatamente sono stati organizzati alcuni controlli mirati che, forse per il timore delle vittime stesse a denunciare, non hanno prodotto risultati di rilievo, anche perché le vittime venivano intimidite con minacce di ritorsione nel caso in cui ci queste si volessero  rivolgere alla Polizia.
In alcuni casi la gang si spostava addirittura a casa di queste ultime per ribadire l’intimidazione, affrontando anche genitori ed adulti.
Nasce il tam tam anche su internet, e, dopo gli articoli di stampa riportati ultimamente su alcuni quotidiani, si poteva leggere su Facebook: “ci mancheranno i nostri sabati passati a risse”.
Infine, il riscontro dell’innalzamento del potenziale aggressivo della gang si è avuto allorquando una madre si è presentata presso gli uffici della questura per ritrattare una denuncia precedentemente sporta per le aggressioni subite dalla figlia quindicenne.
Pertanto, l’Ufficio di Prevenzione Generale della Questura, a seguito di un ultimo episodio di aggressione avvenuto sabato 13 marzo, ha intensificato i controlli, pervenendo all’individuazione dei minorenni coinvolti ed in particolare della giovane leader del branco, ragazzina che frequenta la classe terza di una  scuola media della città e che lo scorso anno è stata bocciata per via delle numerose assenze.
Sono stati così identificati gli autori delle violenze: si tratta di quattro giovani ragazze – una quindicenne, una quattordicenne e due tredicenni – nell’immediatezza sentite unitamente ai loro genitori, increduli davanti alla descrizione fatta dagli investigatori del comportamento delle proprie figlie.
La leader del gruppo e l’altra giovane quattordicenne sono state deferite al Tribunale dei Minori in quanto imputabili per i reati di ingiurie, lesioni e minacce in concorso, mentre le altre due, entrambe non imputabili, sono state semplicemente segnalate alla stessa Autorità Giudiziaria.
Le giovani coinvolte sono ragazze di estrazione sociale varia, ma non in situazioni di disagio estremo, che, grazie al loro aspetto piacevole hanno attirato a loro il consenso dei maschi del gruppo, che  non hanno un ruolo di spessore.
Sono in corso tuttora ulteriori accertamenti, grazie anche alla circostanza che molti giovani e molti genitori stanno trovando il coraggio di segnalare alla Questura gli episodi di bullismo collegati alla vicenda.